In Sicilia vince Crocetta (Pd-Udc), crolla il Pdl, boom del M5S. Debole ma luminoso segno di rinnovamento, rischio d’ingovernabilità

Creato il 29 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Se le prime dichiarazioni parlano di valutazione provvedimento per provvedimento, come farà Crocetta a governare la Sicilia con un consenso reale del 32%  circa. E’ un’inversione di tendenza, dopo anni di discutibilissimo predominio berlusconiano: chi non immagina perché Berlusconi in un’occasione ha vinto in tutti i collegi dell’isola dominata dalla mafia?

La maggioranza in Sicilia non è chiara. Per un errore clamoroso che dura da tempo immemorabile ormai, proprio la Sicilia esprime un decimo dei deputati italiani. Che senso ha, dato che è governata così male e con ogni evidenza, con tutta la simpatia che si può provare per i siciliani? Il dato però è comunque strabiliante. Che il centrosinistra, pur non avendo schierato i suoi migliori esponenti, secondo molti, abbia vinto proprio in quella Regione, è un evento storico che ha dell’incredibile. Bersani era in lacrime, di gioia naturalmente. Una vittoria meritata: il Pd il peso del governo Monti l’ha retto grazie alla propria credibilità.

Il Pdl è al 25% con Musumeci che è solo nono nella sua stessa lista!

Crocetta ha dichiarato più di un’ora fa: “Con la mia elezione credo si cambi la storia di questo Paese, rendendo inoltre la Sicilia più europea. E’ l’ora della rivoluzione e di spazzare via i giochi di potere che hanno da sempre contraddistinto la nostra terra. Noi cominceremo revocando incarichi esosi e poco costruttivi”.

Tutto dipenderà però dal movimento a 5 stelle, che con Cancelleri ha il 18% e diventa l’ago della bilancia. Casini parla di un M5S al 25% in Italia, nella speranza – di Casini – che dopo le prossime elezioni il Parlamento sia ingovernabile dal centrosinistra e quindi occorra un governo tecnico bis ovviamente sostenuto da Casini, che così resterà in Parlamento a vita.


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