In Siria l’Isis addestra bambini in almeno dieci campi. A rivelarlo un attivista politico di Deir Ezzor

Creato il 05 marzo 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Lo Stato islamico (Is) gestisce “almeno dieci campi di addestramento per bambini” in Siria. E’ quanto rivela ad Aki-Adnkronos International Walid Hamid, attivista politico di Deir Ezzor, nel nordest della Siria. “L’Is ha diversi campi di addestramento per i bambini, noi ne conosciamo almeno dieci distribuiti tra le città di Raqqah, Deir Ezzor, al-Bukamal e nel Rif di Aleppo”, spiega Hamid, precisando che le ‘reclute’ presenti in questi campi hanno tutte “meno di 18 anni”.

(un.org)

Dieci campi di addestramento gestiti dallo Stato Islamico per bambini in Siria. I nomi di questi campi rivelano la loro affiliazione alla più grande rete del terrorismo mondiale: “Vi sono il campo ‘Zarqawi’ e il campo ‘Bin Laden’, oltre al campo ‘Avanguardie’ e quello dei ‘Giovani leoni’”, racconta l’attivista, sottolineando che “l’Is istiga le famiglie a consegnare i loro figli talvolta con il denaro, talvolta con le minacce”. In genere l’addestramento “dura uno o due giorni” dopo i quali a questi bambini “vengono affidate missioni di sorveglianza, spionaggio o trasporto viveri. Alcuni – aggiunge Hamid – vengono usati come kamikaze, mentre quelli con la costituzione fisica più robusta vengono mandati al fronte”. L’attivista spiega che “molte famiglie sono riuscite a riprendersi i figli ingannando l’Is, ma la maggior parte si arrende all’idea di averli persi, anche perché i bambini vengono sottoposti a corsi di indottrinamento religioso simili a un lavaggio del cervello”.

I metodi dello Stato Islamico è conosciuto dai siriani. Un metodo che i siriani conoscono bene, in quanto “anche il regime lo ha seguito in altre aree del Paese per la costituzione dell’esercito di difesa nazionale e i comitati popolari” che contano elementi “di tutte le età, addestrati al massimo tre settimane e mandati a combattere al fronte”. Il dato è confermato dall’associazione ‘Libertà’, secondo cui il 40% circa degli elementi dei comitati popolari ha meno di 18 anni. Anche in questo caso, “le famiglie dei bambini reclutati vengono istigate con la promessa di uno stipendio mensile”.

L’opposizione siriana ha accusato più volte il regime di Damasco di aver trasformato le scuole in “caserme” e di utilizzarle come luoghi di detenzione, mentre l’Unicef ha messo in guardia dal fatto che oltre un milione di bambini, quattro milioni secondo l’opposizione, non hanno accesso all’istruzione. Dal canto suo, l’organizzazione per i diritti umani “Human Rights Watch” ha fatto appello a tutti i gruppi armati in Siria a impegnarsi esplicitamente a non arruolare bambini al di sotto dei 18 anni, chiedendo a fornitori e donatori di congelare tutte le vendite o gli aiuti militari alle forze accusate sulla base di documenti certi di utilizzare bambini soldato. (ADNKRONOS)


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