Io me lo ricordo ancora il primo giorno del mio primo liceo. È una giornata che non si può dimenticare, perché in fondo sai che da lì in poi sarà tutto diverso. A 14 anni avevo i capelli lunghi fino al sedere e, con quei ricci legati a mezza coda, me ne stavo rintanata in un angolo del piazzale della mia scuola, insieme agli unici due che conoscevo. Solo uno sarebbe venuto in classe con me, l'altra aveva scelto il linguistico. Tenevo il mio zaino blu sulle spalle in modo ordinato, ero titubante, terrorizzata forse. Cercavo nei volti sconosciuti i volti dei miei futuri compagni di classe. Guardavo quelli più grandi, mi sembravano bellissimi. Guardando loro mi chiedevo se anch'io sarei stata così grande quattro anni dopo. Mi rendevo conto che quando sarei uscita da lì non sarei più stata quella che ero in quel momento.
Io me lo ricordo ancora il primo giorno del mio primo liceo. È una giornata che non si può dimenticare, perché in fondo sai che da lì in poi sarà tutto diverso. A 14 anni avevo i capelli lunghi fino al sedere e, con quei ricci legati a mezza coda, me ne stavo rintanata in un angolo del piazzale della mia scuola, insieme agli unici due che conoscevo. Solo uno sarebbe venuto in classe con me, l'altra aveva scelto il linguistico. Tenevo il mio zaino blu sulle spalle in modo ordinato, ero titubante, terrorizzata forse. Cercavo nei volti sconosciuti i volti dei miei futuri compagni di classe. Guardavo quelli più grandi, mi sembravano bellissimi. Guardando loro mi chiedevo se anch'io sarei stata così grande quattro anni dopo. Mi rendevo conto che quando sarei uscita da lì non sarei più stata quella che ero in quel momento.