Ormai è quasi ultimato il mio nuovo romanzo SQUADRA ANTIMAFIA, I “Lupi” di Palermo e già sono ispirato per un nuovo romanzo. Questa volta, però, mi “separo” provvisoriamente dal mio genere usuale, il giallo/thriller, per cimentarmi nella narrativa classica.
Un romanzo a tinte forti, d’impatto sociale considerevole, altamente drammatico.
Il titolo?
DERELITTI: Uomini al limite…
SINOSSI
Alcuni li chiamano volgarmente “Barboni”, sono gli emarginati della nostra società, i reietti, i rifiutati, coloro che vivono in condizioni pietose e dormono all’aperto sotto una coperta di cartone, mangiando quel che trovano nei cassonetti. Non sono più uomini o donne ma scarti di una società crudele e arrivista dove chi è un po’ zoppo non riesce a seguire gli altri che corrono e viene automaticamente lasciato indietro. Sono meno che umani ormai, esistono solo nel pieno del loro senso d’impotenza o di frustrazione, hanno perduto tutto, principalmente la fiducia in loro stessi fino ad abbandonare l´autostima che viene sgretolata in modo disumano. Ritornare nel mondo, di cui facevano parte, è di solito impraticabile e impossibile, soprattutto a causa degli altri che non li vogliono accettare. La famiglia spesso li dimentica, oppure non esiste più.
Ma non sempre è così, alcuni preferiscono diventare “DERELITTI, Uomini al limite” per scelta autonoma e ponderata. Costoro sono persone che escono da un sistema sociale che non riconoscono più sbattendo la porta, decidendo di vivere alla giornata, ai margini e al limite.
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