
(c) il golem femmina
Sarà la festa di primavera, l’anno della Capra, dei prodigi e degli scongiuri, dell’acqua dei fiumi che diventa oro, dei dodici chicchi di uva ai primi rintocchi della mezzanotte, delle calende, dei 108 tocchi di gong, delle mutande rosse, delle lenticchie, dei baci evitati sotto al vischio, dei baci cercati sotto al vischio, delle bollicine e delle tavolate, di Saturno in Sagittario, di Giove in Leone, delle previsioni finanziarie, del boom e dello sboom.
Sarà ancora l’anno palindromo 5775 e ancora quello gemello del 1436 da questa parte del mare, sarà l’anno 2575 nelle terre dei draghi , l’anno 2070 nelle terre delle tigri, sarà il 2015 nell’Occidente pieno di dubbi.
Sarà l’anno delle migrazioni, dei profughi, dei pellegrini, delle crescite e delle fini, dei genitori in viaggio dai figli, dei figli che tornano dai genitori, delle case vuote, del chiasso e della solitudine, dei gatti sotto i letti, dei ricordi nascosti, dei rimpianti, dei rimorsi a decine a centinaia o solo uno che spacca il cuore, di chi è appena arrivato, di chi se ne andato e tu non lo sapevi. Sarà di poche parole. Sarà un buon anno, forse. Ma a nessuno ne chiederemo il rimborso. Auguri a tutti.