Chiusure di impianti e licenziamenti di massa annunciati dalle multinazionali del comparto minerario sono destinati ad alimentare tensioni, scioperi e nella peggiore delle ipotesi disordini sociali: lo ha detto Gwede Mantashe, segretario generale dell’African National Congress (Anc), il partito al governo.
Le dichiarazioni del dirigente, che ha per altro accusato le multinazionali di non essere “patriottiche”, hanno seguito annunci di Lonmin, Anglo American Platinum e Harmony Gold. Nel complesso i posti a rischio sarebbero circa 14.000.
I tagli dei posti di lavoro sono stati motivati dalle multinazionali con il calo dei prezzi dei minerali, in particolare del platino, del quale il Sudafrica è il primo produttore mondiale.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)