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In Sudafrica elefanti come segugi per aiutare la polizia

Creato il 26 febbraio 2015 da Marianna06

 

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Elefanti capaci di individuare esplosivi, o di ‘proteggere’ le frontiere da bracconieri e contrabbandieri. È il progetto di Sean Hensman, oggi proprietario di una tenuta in Sudafrica, ma originario del vicino Zimbabwe, come lo è del resto l’idea di utilizzare i pachidermi e il loro odorato sensibile per aiutare le forze di sicurezza.

Fu proprio in Zimbabwe, negli anni ’90, che il padre di Hensman si accorse di essere stato individuato da un branco di elefanti che stava osservando, credendo di non poter essere notato: uno degli animali, scoprì, ne aveva fiutato le tracce. Una scoperta che lo spinse ad addestrare dodici di questi animali per formare pattuglie capaci di guidare i guardaparco ai nascondigli dei bracconieri. Anni dopo aver lasciato il paese d’origine in seguito all’esproprio delle sue terre, Hensman si è ricordato dell’esperienza del padre e oggi il suo ranch ‘Adventures with elephants’, a 180 chilometri da Johannesburg, è la ‘base d’addestramento’ di queste inusuali truppe di rinforzo.

Le potenzialità dell’impiego dei pachidermi in settori come lo sminamento, la ricerca di esplosivi e la lotta ai traffici illegali sono sembrate evidenti anche  ai ricercatori dell’esercito degli Stati Uniti, che hanno seguito per cinque anni gli sforzi di Hensman. Secondo uno degli scienziati, Stephen Lee – citato dalla stampa sudafricana – l’olfatto di un elefante è paragonabile a quello dei cani spesso addestrati allo stesso scopo.

La differenza, però, è che i cani hanno bisogno di addestramento ripetuto mentre gli elefanti  sono , come sappiamo,dotati di ottima memoria.

 

             a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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