Magazine Africa

In Sudafrica s'indaga su "torture di Stato" in Zimbabwe risalenti al 2008/Lo chiedono gli esiliati

Creato il 31 ottobre 2014 da Marianna06

 

Mugabe-crazy

 

La polizia sudafricana “ha il dovere” di indagare sulle presunte torture compiute nel 2008 ai danni di esponenti dell’opposizione dello Zimbabwe, come chiede un gruppo di esiliati di quel paese, malgrado i fatti siano avvenuti sotto la giurisdizione di Harare.

Lo ha stabilito la Corte costituzionale del Sudafrica, sostenendo che il fondamento giuridico di quell’obbligo si trovi nella Costituzione, nella legge sul Tribunale penale internazionale e nei trattati sottoscritti dal governo di Pretoria.

La denuncia per gli abusi, che potrebbe coinvolgere alti funzionari governativi, fu sporta nel 2008, dopo l’attacco dell’anno precedente al quartier generale del principale partito d’opposizione, il Movement for Democratic Change.

Il dossier presentato ai giudici in quell’occasione parlava di tortura “approvata dallo Stato”. Poiché tuttavia le autorità di Harare non sembrano intenzionate ad indagare in materia – ha deciso la Corte costituzionale – è ragionevole pensare che questo ruolo possa essere svolto, per prossimità, dalla polizia sudafricana.

Esiste una “probabilità” che gli accusati possano essere presenti in Sudafrica prima o poi e una “ragionevole possibilità” che la polizia riesca a raccogliere elementi che provino la sussistenza del reato di tortura.

Resta tuttavia il nodo del divieto – centrale nel diritto internazionale – di ingerenza negli affari interni di un altro Stato sovrano.

La risoluzione al problema è data, in qualche modo,  dal fatto che le indagini si svolgeranno comunque esclusivamente in territorio sudafricano.

 

  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :