L'AUTRICE
Lucia Scarpa nasce a Battipaglia ventisei anni fa, precisamente il 24 Settembre del 1983. I primi quindici anni della sua vita li ha trascorsi ad Eboli: un piccola cittadina nel Salernitano. Fin da piccola ha lasciato che la fantasia vagasse libera da costrizioni, poi un giorno ha deciso di mettere su carta queste fantasie e scrivere diventa la sua passione! In esso ha trovato la giusta compagnia. La gioia che prova nel creare storie fantastiche non ha paragone. Scrive per diletto e questo le basta, finché un giorno non si ritrova a pensare a quanto sarebbe stato bello, vedere in una libreria un libro con il suo nome. Decisa a cambiare la sua vita, si trasferisce da sua sorella a Genova, dove vive e lavora come impiegata. Una città a tutti gli effetti: caotica e frenetica, dalla quale riesce a ritagliarsi brevi spazi di tranquilla solitudine, e in quei momenti di pacifico benessere Scrive! Ha partecipato ad antologie di poesie e di mini racconti e ad oggi ha pubblicato un romanzo rosa dal titolo “La Gioia di Ritrovarsi” edito dalla 0111 Edizioni, un’autobiografia simpatica dal titolo “Non puoi non leggermi (sarebbe un errore)” edito da Boopen, un giallo /thriller dal titolo “Oblio” scritto a quattro mani con il compagno Stefano Bossotto edito da Arduino Sacco Editore ed un gothic romance dal titolo “Curse’s Blood” edito da 0111 Edizioni.
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SITO PERSONALE: www.luciascarpa.com
FORUM SCRITTORI: http://clubdegliscrittori.forumfree.net
IL LIBRO
CURSE'S BLOOD - il Barone e l'Eletta
di Scarpa Lucia
0111 Edizioni
ANNO: 2010
PAG: 264
La visione che Martina ha avuto dopo il matrimonio con Stefan, lascia pesanti ombre sulla loro felice unione. Il Barone, essere misterioso che da secoli controlla le sorti del mondo corrompendo le anime più cattive, vuole l’Eletta. Per salvarla, Stefan ed Erik la preparano allo scontro, allenandola e facendo di Martina una valida combattente. Il nemico però, è assai astuto, con secoli di esperienza a fargli da guida e un potere smisurato capace di piegare le menti al suo volere.
Dalla caotica Genova alla fredda Lauenbrug fino alla tetra Sighişoara, Asia ed Erik dovranno affrontare una corsa contro il tempo, utilizzando ogni mezzo magico, occulto e mortale per salvare la Vita…
LA SERIE
SAGA DEL SANGUE
Primo romanzo: Curse' s Blood edito dalla 0111 edizioni nel 2009.
Secondo romanzo: Curse’s Blood -Il Barone e l'Eletta edito dalla Sogno Edizioni, è l'avvincente seguito che racchiude in oltre 260 pagine il mondo misterioso e antico dei Maledetti.
ESTRATTO
dal romanzo"Curse’s Blood - Il Barone e l'Eletta"
La schiena è in fiamme e, come immaginavo, sono ovunque color peperone.
<<Accidenti a me!>> impreco con me stessa.
“Dovevo proprio starci tutte quelle ore?” mi chiedo affranta, mentre passo per l’ennesima volta la crema dopo sole sulle braccia e sulle spalle.
Il picchiare sulla porta di legno mi obbliga ad alzarmi.
“Chi diavolo è a quest’ora?” domando all’aria, mentre faticando raggiungo la porta.
Ogni singolo movimento mi provoca dolore.
Stancamente apro la porta e, senza parole, osservo l’inatteso visitatore.
“Ciao” mi saluta con un sorriso tirato.
“Cosa vuoi?” ribatto scortese, lui è in assoluto l’ultima persona che desidero vedere.
“Sono venuto a deporre l’ascia di guerra” risponde calmo.
Per la prima volta da quando ci conosciamo non risponde a tono.
“Hai scelto il momento migliore” replico invitandolo a entrare, ma il tono risulta ancora infastidito.
Per la seconda volta non coglie la provocazione e tranquillamente spiega “Ho bisogno che Martina torni a fidarsi di me!”
<<Stai leggendo i miei pensieri?>> penso guardandolo negli occhi, poiché la sua spiegazione è perfetta per la domanda che ho in mente.
Annuisce sedendosi e, nello stesso istante, creo la barriera.
Odio con tutte le mie forze l’idea che qualcuno possa entrare nei miei segreti.
“Adesso ti riconosco!” esclama probabilmente dopo il rimbalzo contro il muro della mia mente.
“Cosa centro, io?” chiedo sedendomi faticosamente di fronte a lui.
“Le nostre ripetute litigate l’hanno fatta allontanare da me, ma così non posso allenarla” spiega guardandomi negli occhi.
“Non mi sembra” replico premendo con una palma nell’incavo del braccio.
Pessimo tentativo di darmi sollievo.
“Fidati” supplica quasi, aggiungendo “dovresti saperlo che non verrei mai da te in pace, se non fosse una situazione disperata.”
“Lo so, tranquillo” replico stancamente “se è per il suo bene, vorrà dire che in sua presenza mi morderò la lingua!”
“Ed io farò lo stesso” accetta “solo che dovremmo cercare di andare d’accordo anche quando lei non c’è, il suo obiettivo è troppo importante per essere mandato a rotoli dai nostri diverbi” spiega convincente.
“Hai ragione” concordo e sorrido all’idea.
“Perché ridi?”
“Pensavo che è la seconda volta in cui siamo d’accordo.”
“Vero” concorda rispondendo al mio precedente sorriso.
“Sei andata al mare, oggi?” domanda tornando serio.
“Si vede tanto?” rispondo con una domanda ironica.
“Non tanto” scherza per la prima volta con me “pensavo solo che fossi imbarazzata dalla mia presenza.”
“Mi hai scoperta!” esclamo stando allo scherzo.
Trovo assolutamente rilassante non dovermi difendere da lui.
“Fa tanto male?” domanda allungando una mano verso di me.
Con uno scatto fulmineo mi allontano incassandomi nello schienale e procurandomi un bruciore atroce.
“Va bene abbassare l’ascia di guerra, ma non c’è bisogno che mi tocchi” spiego quasi terrorizzata all’idea “mi faresti male” mi affretto a giustificare l’insolita reazione.
L’espressione del suo viso si era indurita all’istante, ma dopo la spiegazione riparatrice, sorride.
“Non ho intenzione di farti male, non adesso almeno” aggiunge con un sorriso divertito sulle labbra.
“Per quanto tempo posso stare tranquilla?”
“Fino a quando tua sorella non lo avrà sconfitto” risponde porgendomi la mano.
Arrendendomi al bisogno di cure prendo la sua mano.
Fresca, anzi, gelida.
Con un movimento impercettibile mi attira a sé e quasi senza accorgermene le sue mani iniziano a correre sulla pelle delle mie braccia arrossate.
Un immediato sollievo mi pervade costringendomi a chiudere gli occhi. Non lo posso evitare, è come in piena estate quando rinfreschi il corpo con del ghiaccio.
Sento il suono del suo sorriso, ma non posso evitare questo piacere.
“Vuoi che ti spalmi la crema sulla schiena?” domanda senza ironia.
Spalanco gli occhi inorridita.
“Non guardarmi con quella faccia” mi rimprovera senza cattiveria “sei tu ad averlo proposto.”
“Io l’ho pensato e tu lo hai proposto” replico capendo di aver lasciato cadere il muro dalla mia mente.
“Come vuoi” dice stringendosi nelle spalle “non voglio certo farlo per mio piacere” aggiunge serio “sei tu l’aragosta, io, come puoi vedere, sono abbastanza cadaverico” e sorride divertito dalla sua stessa affermazione.
“Ed io sono abbastanza aragosta” ammetto scuotendo il capo “sono tutta un fuoco.”
“Da odio ad amore in così poco” replica mostrandosi sgomento “mi dispiace, ma non sei il mio tipo.”
“Parlavo della mia povera pelle” obietto guardandolo il tralice.
“Ricordi” sussurra “bandiera bianca, quindi, non guardarmi male, altrimenti ritorniamo al punto di partenza.”
“Fatico, nel non prenderti a calci” ammetto con un sospiro.
“Non credere che per me non sia difficile, ma la giusta causa fa da deterrente” replica asciutto.
“Vorrà dire che approfitterò di te” sorrido stancamente “mi metti la crema?” chiedo, incurante di tutto…
Lucia Scarpa è stata nostra ospite nel gennaio di quest’anno, ecco il link al post:
http://romancebooks.splinder.com/post/22033505