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In their sleep – di buono c’è Anne Parillaud

Creato il 24 maggio 2011 da Soloparolesparse

Bruttino anzicheno questo In their sleep di Caroline e Éric du Potet.
L’idea di partenza del thriller è buona, ma lo sviluppo è decisamente noioso e non regala nulla di nuovo.

In their sleep – di buono c’è Anne Parillaud

Sarah non ha mai recuperato la serenità dalla morte del figlio adolescente… ma questo centra davvero pochino col resto del film.
Una notte investe un ragazzo dell’età del figlio e invece di portarlo all’ospedale (troppo lontano) decide di curarlo a casa… del resto è infermiera.
Arthur, questo il nome del giovane, le racconta di essere inseguito da un uomo che si è introdotto in casa sua e che vuole ucciderlo.

Presto scopriremo però che le cose sono un po’ diverse, ma per Sarah sarà un problema rendersene conto.
Chi è davvero Arthur? Vittima o carnefice?

L’inizio è buono e decisamente drammatico.
Fin quando si tratta di mostrare il dramma i due autori se la cavano bene, il problema arriva quando bisogna mantenere alta la tensione e creare l’intreccio che dia vita al trhiller.

Le rivelazioni arrivano attraverso ovvi e scontati flashback ed un paio di sogni senza senso alcuno.
Sarah si rende conto di qualcosa ma non riesce a capire se il ragazzo menta o meno… senza contare che prova una naturale attrazione materna (il figlio perso) ricambiata da una insana passione presumibilmente fisica.

In realtà il personaggio di Arthur Dupont è ben costruito nella sua complessità e Anne Parillaud è davvero intensa nel suo ruolo di madre sconvolta e ancor giovane.
L’interpretazione della Parillaud è sicuramente la cosa migliore di un film che nel complesso risulta noioso e incapace di mostrare anche una sola novità degna di essere ricordata.

Fine della storia.


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