In Trance - Gli angoli oscuri dell’intelletto

Creato il 08 agosto 2013 da Poison78 @poison78

USCITA CINEMA: 29/08/2013
GENERE: Drammatico, Thriller
REGIA: Danny Boyle
SCENEGGIATURA: Joe Ahearne, John Hodge
ATTORI: James McAvoy, Rosario Dawson, Vincent Cassel, Danny Sapani, Matt Cross, Wahab Sheikh, Mark Poltimore, Tuppence Middleton, Simon Kunz, Spencer Wilding
FOTOGRAFIA: Anthony Dod Mantle
MONTAGGIO: Jon Harris
MUSICHE: Rick Smith
PRODUZIONE: Cloud Eight Films, Film4
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: Gran Bretagna 2013
DURATA: 101 Min
FORMATO: Colore

 

Trama:

Simon (James McAvoy), un esperto di pittura, curatore di una casa d’aste, si unisce a una banda di ladri per trafugare una tela valutata milioni di dollari ma durante il furto riceve una botta in testa e quando si risveglia non ricorda più dove ha nascosto la preziosa opera. Quando neanche le minacce di torture fisiche sortiscono alcun risultato, il capo della banda (Vincent Cassel) ingaggia un’ipnoterapista (Rosario Dawson) per esaminare i recessi più intimi della sua psiche. Mentre la donna scava nel suo inconscio, la posta in gioco si fa più pesante e i confini tra desideri, realtà e suggestioni ipnotiche diventano sempre più indefiniti, fino a sparire del tutto.

Commento:

La mente, il subconscio e la memoria umana sono tematiche affascinanti attraverso le quali poter creare solide e interessanti sceneggiature.

Alla base dello stile pop del camaleontico Danny Boyle, uno dei pochi registi moderni capaci di passare da un genere all'altro senza smarrirsi, troviamo un film tv diretto da Joe Ahearne (Trance) nel 2001, del quale è per l'appunto il remake.

Un furto di un quadro non perfettamente riuscito, mette in moto una serie di eventi a catena con degli effetti devastanti per le vite dei protagonisti. Thriller psicologico in cui la memoria gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'intero racconto. Un percorso maturato sulle amnesie, le visioni e le reminiscenze di un azzeccato protagonista (Simon), interpretato alla perfezione da un perfetto James McAvory.

Sviluppato su più livelli narrativi, con il presente che si mescola alle visioni ipnotiche e oniriche di Simon, il film è costruito e delineato per accrescere il dubbio nello spettatore sul reale svolgimento degli avvenimenti. L'abilità del regista britannico rende la visione dell'insieme accattivante grazie alla perizia con il quale la pellicola oscilla tra più generi ben amalgamati tra di loro: dall'iniziale caper movie (o anche heist movie) fino alla fisionomia da psicodramma che la pellicola acquista nel riuscitissimo twist finale, senza dimenticare i temi classici dei film noir, con tradimenti e incertezze morali.

Ottima la caratterizzazione dei personaggi saldata sulle buonissime interpretazioni di un convincente trio di protagonisti nel quale al già citato doppia personalità McAvory, troviamo il duro Vincet Cassel (Frank) e una sensualissima Rosario Dawson (Dr. Elizabeth), brava e generosa nel mostrarsi allo spettatore come mamma l'ha fatta.

La tensione di questo intricatissimo enigma, intrappolato nella memoria di Simon, è garantito dai mille dubbi che l'evolversi delle situazioni riescono a stillare nella mente dello spettatore. La pellicola purtroppo non è priva di difetti e mostra di tanto in tanto qualche forzatura, come una facilità dell'ipnosi degne del miglior Giucas Casella.

L'ottimo ritmo serrato, capace di coinvolgere per buona parte della pellicola, vacilla solo in alcuni momenti (il triangolo amoroso), con la sceneggiatura che si fossilizza per un tempo prolungato sulle ossessioni psicotiche del protagonista. La carica visionaria dell'opera infine dà al quadro il giusto clima di incertezza per un risultato appagante.

Tecnicamente parlando il lavoro di Boyle è come sempre in linea con i suoi lavori più riusciti al quale il regista britannico pone, come sempre, un utilizzo della colonna sonora assolutamente geniale vista anche l'importanza del sonoro nel film. Consigliato a chi non soffre le strutture volutamente contorte e si trova a suo agio in eleganti puzzle psicologici. Un gradito ritorno, un'altra bella conferma dell'estro di Boyle.

Pro.

  • Un elegante mix di generi.
  • Ottimo utilizzo della colonna sonora.
  • Rosario Dawson come mamma l'ha fatta.

Contro.

  • Evidenti forzature.
  • Triangolo amoroso evitabile.

per visualizzare il trailer clicca qui.


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