In trasferta a Capannori: come trattare i rifiuti e guadagnarci

Creato il 19 luglio 2013 da Antonioriccipv @antonioricci

Nell’ambito delle iniziative Pavia2020 una delegazione del partito democratico e dei gruppi consiliari di Pavia è andata in trasferta a Capannori.

Cos’è Pavia 2020? E’ il percorso con cui vogliamo costruire insieme ai cittadini di Pavia il programma per le amministrative del 2014 con uno sguardo di ampio respiro, che sappia immaginare il futuro della nostra città almeno fino al 2020.

Non si può pensare al 2014 senza tenere conto di come potrà cambiare la nostra società anche dopo, con uno sguardo ampio sul futuro, almeno fino al 2020.

Per questo il progetto si chiama Pavia 2020.

Il progetto è aperto a chiunque voglia proporre qualcosa per Pavia, indipendentemente della sua appartenenza partitica.

Nell’ambito del progetto abbiamo individuato sei gruppi di lavoro.

Il gruppo Una Pavia sostenibile e innovativa ha deciso di andare a studiare sul campo un esempio virtuoso di gestione dei rifiuti: quello di Capannori, cittadina di 45000 abitanti circa.

Da circa 10 anni lavorano al tema dei rifiuti e delle buone pratiche ambientali.

Siamo stati ricevuti molto cordialmente dal primo cittadino, Giorgio Del Ghingaro, che ha illustrato le azioni promosse dall’amministrazione comunale per raggiungere l’obiettivo dei Rifiuti Zero, tra cui la raccolta rifiuti “porta a porta”, la tariffa puntuale, la Via dell’acqua, il distributore di latte crudo, il Centro del riuso e i pannolini ecologici.

Abbiamo poi effettuato un tour delle buone pratiche visitando alcuni punti di interesse come l’isola ecologica di Lammari.

L’ultima novità del comune è la tariffa puntuale.

In pratica un sistema di calcolo della bolletta più puntuale e più equo, nella parte variabile della tariffa, sul ritiro del rifiuto non riciclabile. Un ulteriore incentivo per ogni famiglia a selezionare i materiali riciclabili in modo da ridurre al minimo la quantità rifiuti residui da smaltire.

Il sistema di tariffa puntuale prevede l’utilizzo di sacchetti dotati di una etichetta adesiva contenente un TAG UHF passivo con all’interno un circuito integrato  (chip) al quale è associato il Codice Utente di ogni iscritto alla Tariffa di igiene Ambientale. La lettura dei sacchetti avviene al momento del prelievo con tecnologia RFID per mezzo di antenna e lettore installati sul mezzo di raccolta.

Quello che ci ha colpito è come con molta semplicità e senza enormi impianti si possano veramente avviare buone pratiche ambientali e migliorare la qualità di vita dei cittadini attraverso la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata all’interno di un sistema che premia che differenzia con una riduzione della bolletta pagata al comune attraverso una tessera che certifica e registra la raccolta delle singole famiglie.

Un esempio da seguire.

Dobbiamo imparare a studiare gli esempi migliori che sono alla nostra portata. Basta impegno e tanta passione per la propria città.



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