Otto marzo all’insegna delle Pari opportunità in Tribunale a Firenze con una tavola rotonda e la conferenza spettacolo RosaCeleste - dalla parte delle bambine e dei bambini.
Per la Giornata internazionale della donna, la sezione toscana dell’Agi (Avvocati Giuslavoristi Italiani) con la Fondazione per la Formazione Forense dell'Ordine degli Avvocati di Firenze, la Scuola Forense, il Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati fiorentini, l’Associazione Donne Giuriste Italia di Firenze, l’associazione Rosaceleste ed il Comune di Firenze, presentano
"RosaCeleste - Destrutturare gli stereotipi di genere: per una cultura dell'eguaglianza tra i sessi nell'educazione e nel lavoro".
L’appuntamento è dalle ore 14 nell’auditorium dell’Ordine degli Avvocati di Firenze nel nuovo Palazzo di giustizia a Novoli per una riflessione su “La scienza, il diritto: il valore donna in ambiti tradizionalmente maschili” che alle 16.30 passerà il testimone alla conferenza spettacolo “Rosaceleste: dalla parte delle bambine e dei bambini”.
Daniela Morozzi
Sul palco gli interventi della ricercatrice pedagogica Irene Biemmi si alternano a quelli dell’attrice Daniela Morozzi, con le sottolineature musicali di Samuele Bucelli.Si nasce femmine e maschi, e si diventa donne e uomini, tramite un lungo e faticoso processo di socializzazione che conduce ad assimilare le caratteristiche, i ruoli, i comportamenti che la società si aspetta. Questa divaricazione dei destini maschili e femminili si struttura fin dalla primissima infanzia quando in famiglia inizia un percorso differente per maschi e femmine: corredino rosa per la neonata e azzurro per il neonato è un semplice atto di routine, così come acquistare una bambola per la bambina e una macchinina per il bambino, fino a essere chiamato “femminuccia” se piangi e chiamata “maschiaccio” se giochi a pallone.
Il linguaggio è spia di un
Irene Biemmi
immaginario sociale discriminante nei confronti delle donne e allo stesso tempo causa di una reiterazione di stereotipi sessisti e di modelli di genere spesso già superati nella realtà. La ricerca di Irene Biemmi sugli stereotipi di genere nei libri di testo delle elementari – nel volume Educazione sessista. Stereotipi di genere nei libri delle elementari (Rosenberg & Sellier, Torino 2010) – dimostra come la scuola non faccia altro che reiterare una visione sessista della società. Nei libri di lettura viene rappresentato un mondo popolato da valorosi cavalieri, dotti scienziati, padri severi, madri dolci e affettuose, casalinghe felici, streghe e principesse che nutre l’immaginario di bambine e bambini, che strutturano le rispettive identità di genere sulla base dei modelli proposti.Scopo della conferenza spettacolo Rosaceleste , che da questa ricerca prende spunto, è decostruire, disarticolare, smontare l’assunto di una “naturalità” delle differenze tra maschi e femmine, svelando alcuni dei meccanismi culturali che stanno a fondamento di un preciso addestramento sociale ai ruoli di genere, attivato sia a scuola che in famiglia.
Pao. Ma.