“In un giorno di pioggia”
di Raymond Chandler
&
“Scroogled”
di Cory Doctorow
Cory Doctorow (Toronto, 17 luglio 1971) è un giornalista, scrittore e noto blogger (coeditore del famoso blog Boing Boing) canadese. Ha vinto nel 2000 il Premio John Wood Campbell per il miglior nuovo scrittore e nel 2009 il Premio Prometheus e il Premio John Wood Campbell Memorial per il miglior romanzo con X. È stato più volte candidato ai premi Hugo e Nebula. È un attivista in favore delle leggi che liberalizzano i copyright e sostenitore delle licenze Creative Commons. La maggior parte dei suoi libri sono scaricabili gratuitamente daInternet. Temi ricorrenti della sua opera sono i diritti digitali, la sicurezza informatica e la tecnologia più in generale. X (Little Brother, 2008) è un romanzo che racconta la storia di un gruppo di hacker poco più che ragazzini, che riescono a mettere in crisi un sistema totalitario che ha preso l’avvento grazie alla paura di attentati terroristici. Richiama esplicitamente, già nel titolo, la famosa opera 1984 di George Orwell. Makers, del 2009, è un romanzo dedicato alla subcultura Maker, ovvero a quel movimento culturale e tecnologico formato da “gente che modifica meccanismi e hardware,modelli di business e soluzioni abitative, per scoprire modi per tirare avanti e vivere felici anche quando l’economia va a finire nel cesso”. (fonte Wikipedia)
Raymond Thornton Chandler (Chicago, 23 luglio 1888 – La Jolla, 26 marzo 1959) è stato uno scrittore statunitense di romanzi giallo-polizieschi. Chandler nacque a Chicago, Illinois, nel 1888, da padre statunitense e madre irlandese; ma nel 1895, al divorzio dei genitori, fu portato dalla madre in Gran Bretagna. Nel 1907 prese la cittadinanza britannica e nel 1912 tornò negli Stati Uniti con la madre; nel 1917 si arruolò nell’esercito canadese e combatté in Francia. Iniziò a scrivere pulp fiction per guadagnarsi da vivere e, dopo una parentesi lavorativa nel campo petrolifero, pubblicò il suo primo racconto nel 1933, all’età di quarantacinque anni, sulla rivista Black Mask. Il suo primo romanzo, Il grande sonno, è del 1939, cui seguì il contratto come sceneggiatore con la Paramount nel 1943. Scrisse nove romanzi, di cui uno incompiuto, e varie sceneggiature per Hollywood, tra cui le più importanti sono quelle de La fiamma del peccato (di Billy Wilder, 1944), The Unseen (di Lewis Allen, 1945) e L’altro uomo (di Alfred Hitchcock, 1951). Precipitato nel tunnel dell’alcolismo, tentò il suicidio nel 1955, un anno dopo la morte della moglie, Cissy Pascal. Prima di aver ultimato l’ottavo romanzo della saga di Marlowe, morì di polmonite a La Jolla, nel 1959.
di Gonza
Per questa nuova collana della Feltrinelli mi sono letta un giallo e un breve racconto, catalogato dalla casa editrice sotto il genere fantascienza, ma siccome stiamo parlando di Cory Doctorow, io lo archivierei piuttosto sotto la voce ‘Futuro Distopico’, nemmeno troppo lontano. Ma andiamo con ordine.
Scroogled è un gioco di parole difficilmente traducibile, ma in breve, se mettiamo assieme screw (fottere) e Google, diciamo che il significato è piuttosto chiaro, a patto di sapere che non è il protagonista che tenta di fottere google, quanto piuttosto il contrario, ma niente di personale.Tornando dalle ferie in Messico un ex programmatore di Google si vede trattato da terrorista, perché google ha fatto un accordo con gli Stati Uniti che permette al sistema di sicurezza americano di controllare la pubblicità che appare sul suo sito ogni volta che si accede per controllare la posta. A quel punto una miscela di caffè esplosiva può essere fraintesa e collegata a ricerche su razzi e missili e quindi ecco il problema. Con l’aiuto di una sua ex collega lo scenario che gli viene chiarito è tutt’altro che roseo. Chiunque ha qualcosa da nascondere e chiunque può essere frainteso. Voglio dire se morissi all’improvviso preferirei che mia madre non controllasse la cronologia. Quindi lo scenario che ci prospetta Doctorow è piuttosto inquietante e tra l’altro nemmeno troppo lontano perché come sa bene ogni utente google, ogni qual volta facciamo una ricerca i primi risultati che ci vengono proposti sono stati scelti da google stesso sulla base di quelle che sono state le nostre ricerche passate e quindi già precedentemente selezionate, e lo stesso vale per la pubblicità che ci appare di fianco ogni qual volta apriamo la posta elettronica (a questo riguardo consiglio comunque AD BLOCK).
Cory Doctorow non è mai stato un amante di google e non lo ha mai nascosto, ma tanto meno apprezza l’utilizzo smodato e senza controllo della rete che ultimamente sta facendo il servizio di sicurezza degli Stati Uniti. Quindi se vi piace il genere vi consiglio “Little Brother” e “Homeland”, da leggere rigorosamente in fila. Per quanto riguarda strettamente questo racconto, dura poco, è scritto bene, ma sinceramente manca un pochino di profondità. Chiaramente aveva le pagine contate, comunque per avere una rapida introduzione sull’autore e su quelli che sono i suoi temi preferiti è perfetto.
Veniamo ora a Raymond Chandler che non ritengo abbia bisogno poi di così lunghe presentazioni. Diciamo solo che assieme a Dashiell Hammett ha perfezionato quello che ormai da tanto viene chiamato il genere Hard Boiled, un poliziesco “non per signorine” dove il sesso e la violenza non vengono sfumati, ma raccontati. Niente di che, parliamo sempre degli anni 30/40, in confronto a quello che si legge oggi sembra quasi che lo stile così noir sia una parodia di se stesso.
Raymond Chandler ha scritto un personaggio indimenticabile ed è il detective privato Philip Marlowe, rude, spiccio, con il fedora e l’impermeabile aperto, sempre con un piede nella malavita e uno nella sede della polizia dove vanta, in entrambi i posti, amici e nemici.
Stavolta Marlowe è alle prese, come spesso accade, con dei ricatti che hanno al centro delle donne belle, ma immensamente stupide, che vanno salvate principalmente da loro stesse. Intorno alla signorina in questione ruota un padre adottivo con tanti soldi e portato ad attacchi di rabbia, un ex fidanzato liquidato che ha finito i soldi, un collezionista di libri particolari e tutta la varia fauna ed umanità che ruota intorno ad un giro del genere. La trama si può riassumere così, ma i personaggi sono delle miniature deliziose. Con pochi tratti l’autore riesce a farceli conoscere talmente bene che siamo in grado quasi di prevedere se non le loro parole almeno a grandi linee le loro azioni.
Un breve racconto che può permettere a chi non lo conosce, di apprezzare la bravura di Chandler e di affezionarsi alla sua creatura più famosa.
Raymond Thornton Chandler (Chicago, 23 luglio 1888 – La Jolla, 26 marzo 1959) è stato uno scrittore statunitense di romanzi giallo-polizieschi. Chandler nacque a Chicago, Illinois, nel 1888, da padre statunitense e madre irlandese; ma nel 1895, al divorzio dei genitori, fu portato dalla madre in Gran Bretagna. Nel 1907 prese la cittadinanza britannica e nel 1912 tornò negli Stati Uniti con la madre; nel 1917 si arruolò nell’esercito canadese e combatté in Francia. Iniziò a scrivere pulp fiction per guadagnarsi da vivere e, dopo una parentesi lavorativa nel campo petrolifero, pubblicò il suo primo racconto nel 1933, all’età di quarantacinque anni, sulla rivista Black Mask. Il suo primo romanzo, Il grande sonno, è del 1939, cui seguì il contratto come sceneggiatore con la Paramount nel 1943. Scrisse nove romanzi, di cui uno incompiuto, e varie sceneggiature per Hollywood, tra cui le più importanti sono quelle de La fiamma del peccato (di Billy Wilder, 1944), The Unseen (di Lewis Allen, 1945) e L’altro uomo (di Alfred Hitchcock, 1951). Precipitato nel tunnel dell’alcolismo, tentò il suicidio nel 1955, un anno dopo la morte della moglie, Cissy Pascal. Prima di aver ultimato l’ottavo romanzo della saga di Marlowe, morì di polmonite a La Jolla, nel 1959.
di Gonza
Tutti le informazioni su: ZoomFeltrinelli.it