Bankitalia fa sapere che il debito pubblico a ottobre è aumentato di 19,8 miliardi, salendo a 2.211,8 miliardi, sfiorando così il record storico di 2.218,2 miliardi registrato a maggio scorso. In definitiva, con il governo Renzi il debito pubblico è aumentato di 110 miliardi.
Il "premier senza voto" ha distribuito scriteriatamente le sue mancette elettorali e così facendo ha indebitato ogni italiano per 110 miliardi. Tant'è che oggi ognuno di noi, neonati compresi, può vantare un debito di oltre 1.800 euro pro-capite! Per quanto riguarda tutto il resto (crescita, occupazione, sviluppo, investimenti, salari e pensioni), gli indicatori economici del Belpaese hanno davanti il segno meno. Pertanto la depressione continua inesorabile a mietere vittime tra i meno abbienti e a falcidiare il ceto medio risucchiandolo al di sotto della soglia di povertà, mentre i ricchi continuano ad accumulare ricchezza. Cosicchè vedere il bicchiere mezzo pieno - come sostiene il "premier senza voto" - è da irresponsabili: il reddito degli italiani per oltre la metà se lo mangia il fisco, pensioni e stipendi sono fermi al passaggio dalla Lira all'Euro che ne determinò il dimezzamento del potere d'acquisto e il governo a fronte di qualche millesimo di decimale di pil ci viene a dire che stiamo fuori dal tunnel della crisi e di essere ottimisti! Ci provino lorsignori ad essere ottimisti con uno stipendio di appena mille euro al mese e poi ne riparliamo!