Magazine Società

In un pomeriggio triste di una qualsivoglia estate su Noemi Letizia

Creato il 09 marzo 2011 da Frankezze

In un pomeriggio triste di una qualsivoglia estate su Noemi Letizia

In questa storia c’ è Anna Palumbo che ha detto di aver educato sua figlia, Noemi Letizia, al culto del Vangelo e, giacché ci stava, al culto del Papi Silvio.
Mi son fermato sull’uscio della dichiarazione.
Non ho avuto pretese interpretative alte, ambiziose.
Però ho voluto fare un lavoro di libera sintesi e astratta analisi, tutto un po’ a senso.
Ci provo. Lasciatemi fare.
La saggia madre può aver voluto lasciarci intendere: mia figlia è una mezza mignotta ma le ho fatto fare il catechismo. E poi non è che adesso mi venite a dire che non posso avere una figlia mignotta con la cresima? Ce ne sono tante in giro. Si, si, ridete pure, saputelle bigotte e integraliste. Che ne sapete voi del cultodelpapi?Siete mai state a cena ad Arcore? Conoscete Joe D’Amato? Ve lo voglio dire senza vergogna: basta con queste Anne Magnani, Franche Ciampi, queste Carmen Consoli, queste Nilde Iotti, queste Rosy Bindi, Umberte Bindi, Mariangele Melato, Luciane Littizzetto, Cristine Chiabotto e Fierolocchio. Basta con la Concita De Gregorio. Interessatevi piuttosto ai veri problemi di questo paese come ad esempio l’ abbandono estivo dei cani sulle autostrade. A me non me ne frega un cazzo del corpo delle donne. Ci sono 17 mila euro di lifting sparsi su tutto il corpo di mia figlia. E il suo papi ci va matto. MATTO! Ah, e poi si sposa a giugno con rito apostolico di Sacra Romana Chiesa. Perché la mia famiglia ci tiene alle tradizioni. Specie se lautamente finanziate.  
Fa un piega? No.
Ci sono incongruenze? Nessuna.
Sviste concettuali? Neanche l’ombra.
Allusioni intratestuali? Macché.
Qualche distorsione si avverte, parliamoci chiaro, ma fa parte del mondo-pensiero Olgettiniano (di cui vi parlerà il sempre attento Piero Ostellino in qualche suo altrettanto attento editoriale).
Ed io, che sono un esegeta della figa (non come Ostellino), ho alcune mie convinzioni a riguardo.
Poche ma confuse.
Ad esempio, credo più nella depilazione che nel Vangelo.
E a tal proposito, mi ricordo che in un pomeriggio triste di una qualsivoglia estate, un mio vecchio amico della Basilicata mi parlò di secolarizzazione dell’utero e di sdoganamento dell’amore oblativo.
Lo interruppi prima che affrontasse la questione voyerismo e curioso gli domandai: “Gian Diego, amico mio, ma tu ci sei mai andato a mignotte?”
E lui, ineffabilmente: “Caro Frank se si volesse edificare qui un bordello, basterebbe ricoprire la città con un grande tetto”.
Ci è andato, il porco.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :