In un vaso rappresentate le costellazioni nell'antica Greciadi Grazia Terenzi
Per lungo tempo si è pensato che un'antica coppa per vino di fattura greca recasse confuse rappresentazioni di animali in una scena di caccia. Oggi, invece, ci sono fondate ipotesi che le raffigurazioni sulla coppa si riferiscano allecostellazioni. Se questo fosse accertato, si tratterebbe di un importante reperto per laconoscenza dell'astronomia nell'antica Grecia.
La coppa - uno skyphos - è attualmente in mostra al Museo Archeologico di Lamia e risale al 625 a.C.. Fu scoperta nei pressi di un tempio sull'acropoli di Halai, a circa 40 chilometri a nord di Tebe. Sul reperto sono stati rappresentati un toro, un serpente, una lepre (o un piccolo cane), un grosso cane, uno scorpione, un delfino e una pantera (o un leone).
Questi animali hanno catturato l'attenzione diJohn Barnes, un dottorando in archeologia classica presso l'Università del Missouri, che ha notato la corrispondenza degli animali con alcune stelle. Lo scorpione, per esempio, solitamente non viene rappresentato che sugli scudi e non sulle coppe da vino. In uno studio pubblicato sulla rivista Hesperia, Barnes suggerisce che il toro corrisponde alla costellazione omonima, il serpente alla costellazione di Hydra, il coniglio è Lepus, il cane è il Cane Maggiore o Cane Minore, lo scorpione è Scorpius e così via.
Barnes afferma che gli animali sono disposti in base al loro legame con le stagioni: il toro con l'autunno, il coniglio e il cane con l'inverno, il cane e lo scorpione con la primavera, il delfino e il leone con l'estate.
Fonte: oltrelanotte.blogspot.com
Magazine Cultura
In un vaso rappresentate le costellazioni nell'antica Grecia
Creato il 13 novembre 2014 da PierluigimontalbanoI suoi ultimi articoli
-
Torna in Italia tesoro di archeologia: carabinieri Tpc recuperano reperti per 9 milioni di Euro
-
Archeologia. Musei: scoperti soffitti dipinti all'archeologico di Palermo
-
Archeologia. La più antica decapitazione del Nuovo Mondo
-
Archeologia. Fenici e Nuragici nel Golfo di Oristano, di Alfonso Stiglitz