IN UNA BELLA GIORNATA DI OTTOBRE
HO INCONTRATO LA DALIA
E’ vistosa, decorativa, sboccia da fine luglio e dura fino ai primi geli. Ora è l’ultimo momento della sua fioritura che rende importanti i giardini e le aiuole.
Si adatta a vasi, cassette e bordure, aiuole, da sola o in compagnia. Chiamata scientificamente Dahalia, riprende il cognome del botanico svedese Anders Dahl, allievo e collaboratore del grande naturalista Linneo.
Venne in Europa dal Messico e fu portata perché erroneamente si pensava che nutrisse la cocciniglia, insetto da cui si ricava una tintura rossa molto apprezzata e costosa. Inoltre era un’ottima pianta mangereccia, almeno per gli aztechi.
In Europa ebbe un’enorme diffusione immediata come pianta ornamentale, per l’aspetto lussureggiante e i vivacissimi colori, che ne svelavano l’origine tropicale, insieme con la robustezza, che la fa crescere e fiorire ai nostri climi senza richiedere troppe cure.
Richiede comunque un terriccio sciolto da giardino, e bisogna evitare di piantarla per parecchi anni nello stesso posto.
In maggio-aprile si interrano i tuberi, dissotterrati in autunno.
Quando si trapiantano i tuberi si può dividere il cespo, ma ogni mazzetto deve conservare dei germogli al colletto. Amano il pieno sole e d’estate esigono frequenti ed abbondanti annaffiature.