In uno studio dell' "Archivio Disarmo", le ambiguità della spesa militare in Italia

Creato il 30 aprile 2015 da Gaetano61


L'istituto di ricerche internazionali"Archivio Disarmo", ha pubblicato recentemente uno studio intitolato "La spesa militare italiana nel 2014", a firma di Fabio Alfredo Fontana.

Come si legge nella prefazione, il lavoro rappresenta " uno strumento conoscitivo [...] sulla quantità e sulla qualità della spesa militare che l'Italia ha affrontato nell'anno 2014 e sugli stanziamenti previsionali relativi alle spese militari per gli Esercizi Finanziari 2015 e 2016." "La spesa militare in Italia - si continua a leggere - riflette l'ambiguità sostanziale di un Bilancio della Difesa che non si limita alle dotazioni previste dal Ministero della Difesa, ma che riceve cospicui incentivi dal '"Fondo per le missioni internazionali" detenuto dal Ministero degli Affari Esteri. In questo senso, il calcolo relativo alla Funzione Difesa (che ricomprende le spese necessarie allo svolgimento dei compiti militari specifici di Esercito, Marina e Aeronautica) risulta incompleto senza gli stanziamenti per le missioni internazionali in cui vengono impiegati personale e mezzi. Stanziamenti di cui non si può fare a meno di tener conto, specialmente nell'ottica dei tagli di spesa che graverebbero soprattutto sul Ministero della Difesa. Esiste infatti un bilancio "parallelo" imputato al Ministero dell'Economia e delle Finanze e al Ministero dello Sviluppo Economico che destina le risorse per investimenti come l'acquisto di mezzi militari."

Sulla base di questa premessa, si legge ancora nello studio, "la spesa militare per l'anno 2014 subisce un calo decisamente minore di quanto dichiarato dal Documento Programmatico Pluriennale. Il Bilancio della Difesa ammonta, dopo la riclassificazione della spesa di cui alla tabella 05 dell'elaborato, a 15.235,33 milioni di euro per l'anno 2014. Va detto che il dato è comunque inferiore rispetto allo scorso anno. Le spese per gli investimenti della Difesa vengono quindi "dirottate" e fatte gravare sul bilancio di altri Ministeri."

Lo studio nella sua versione integrale è consultabile
Per ascoltarne una sintesi, cliccare dal sito di Radio Radicale (servizio di Lorenzo Rendi).


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