In vacanza con la suocera

Da Virginia Less

Vacanze in compagnia della suocera? Ne avevo parlato nella pagina degli spazi in famiglia. Tempo fa ho cancellato per errore buona parte dei post; la data odierna mi sembra adatta a riprendere l’argomento.

La situazione non è negativa “a prescindere”, anzi: alcune nuore mostrano di apprezzarla, visto che la vituperata signora si rende quasi sempre disponibile quale cuoca e baby sitter. Meno quando la coppia vive altrove, magari a notevole distanza, e la vacanza consiste appunto nel rientro in famiglia (di lui o di lei, cambia poco). Può essere vissuto come un obbligo che preclude alternative più allettanti e, in generale, la gestione autonoma del tempo libero.

Anche l’aiuto nella cura dei figli, in teoria gradito (magari consente ai genitori qualche svago o breve assenza), può riuscire problematico. Accade infatti – in verità non solo in vacanza- che la nonna esageri quanto a iniziative, consigli e commenti. Un articolo sull’argomento ( Il corriere della sera) riporta per es. la testimonianza di Paolo: la nonna/suocera pretendeva di dare Coca Cola e spaghetti alle vongole al bambino dopo un attacco di appendicite. Sua moglie tendeva ad a non contrariare la madre, così hanno litigato, ma poi ha capito di dover stare dalla sua parte.

La solidarietà di coppia, l’ho scritto a stufo, è infatti fondamentale. «Bisogna rispettare le gerarchie. I figli rispondono ai genitori (…) I consigli dei nonni vanno bene, quando i bambini non sono presenti. Mai discutere davanti a loro». Guai se a litigare sono le persone sbagliate: marito e moglie. «Bisogna allearsi. È il figlio/a a dover mettere i paletti» ribadisce lo psicologo Fulvio Scaparro.

Talvolta l’alleanza, che sembra ben consolidata nella vita di tutti i giorni, rischia di venir meno quando lui o lei, rientrati a casa di mamma, tornano a sentirsi un po’ bambini e in certo senso accettano/subiscono l’autorità del genitore. E’ bene che non dimentichino di esserlo a loro volta, si capisce, e debbono averlo chiaro in mente anche i nonni. Concludo dunque con la consueta esortazione alla razionalità e al senso della misura. Anche in vacanza, ognuno deve interpretare bene la sua parte!


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