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Io credo che in quest’epoca littoria di forti ideali di famiglia, Dio e patria, noi abbiamo il dovere di allevare i nostri animali domestici facendone buoni soldati per la guerra contro le zoccole del Tevere che prima o poi scoppiera’ in questa citta’ e se non ci attrezzeremo, ve lo dico io, saremo perduti.
Attualmente il rapporto e’ di 10 zoccole del Tevere per singolo essere umano, grazie anche al comunismo dilagante e laico che ha portato all’utilizzo esagerato della contraccezione, azzerando le nascite di nuovi virgulti littori
Per cui, io, ligia alla causa, ho in casa ben due gatti, allo scopo dichiarato di farne membri funzionali della littoria comunita’ felina di questa citta’
Il problema e’ che questi felini che io tengo dentro casa non hanno la benche’ minima idea di esserlo e anzi, e’ piu’ che evidente che loro pensano di essere tutt’altra cosa e precisamente:
la Regina di saba
Uno scugnizzo del rione Sanita’
Mi e’ del tutto ignaro il processo psicologico che ha portato la strana coppia a credersi esseri umani (e in un caso, essere umani di rango superiore al mio) ma fatto sta che questi ormai non sono piu’ buoni per la lotta contro le zoccole del Tevere: Bridget Jones non toccherebbe mai nulla di cosi’ disgustoso come un topo e il gatto Brionne si spaventa a morte pure se vede uno scarafaggio
Il gatto Brionne, poi, e’ decisamente pazzo
Pazzo furioso e scalmanato tanto che mi sono convinta che beva caffe’ di nascosto. La cosa funziona cosi’: la mattina suona la sveglia, io apro un occhio e lui scatta come una molla tenuta compressa troppo a lungo dal letto fino a sopra il soffitto, poi rimbalza di nuovo sul letto e da li corre via, fuori dalla stanza, a sbattere su tutte le superfici solide della casa.
Bridget Jones, nel frattempo, si stira pigramente, gurdandomi e miagolando piano se le preparo per favore la prima colazione, che lei la deve rifiutare come di prammatica, visto che oso propinarle soltanto del cibo immondo.
Mentre sono al bagno, tonfi sordi arrivano da qualche remoto angolo della casa e due minuti dopo si aggiungono le urla oltraggiate di Bridget, che e’ stata colpita di rimbalzo dal fratello pazzo che si e’ ricordato di avere un oggetto mobile da inseguire per cui io quando esco dal bagno me li trovo che corrono per casa come schegge di granata impazzite, entrambe urlanti: di oltraggio al pudore felino lei, di guerra lui.
Il caffe’ esce lento dalla macchinetta mentre la formula uno gattesca continua fino a quando il gatto Brionne per caso non passa vicino alla ciotola e trovandola vuota si ferma di colpo e cambia personalita’: assume un’aria tristissima alla Oliver Twist e miagola disperatamente che lui e’ tanto affamato, signori condomini di tutto il palazzo, ascoltatemi: la mia ciotola e’ vuota.
Dove, signori, dove mai avete visto un povero felino di sei chili e mezzo che la mattina si deve trovare ad elemosinare il cibo? DOVE DOVE MAI LO AVETE VISTO? E cosi’ via con miagolli sempre piu’ alti fino a che riesco a bere il caffe’ e ad avere l’energia necessaria per aprire una scatoletta e nutrirlo; ovviamente, al rumore della scatoletta che si apre arriva anche Bridget, che annusa disgustata a priori il cibo, barcollando teatralmente all’indietro quando vede cio’ che la mia inadeguatezza come madre di gatti mi ha portato ad erogarle e facendo un salto indignato all’indietro quando puntualmente le arriva addosso uno schizzo della pappa che sta ingurgitando il gatto Brionne che dovete sapere ha questa caratteristica di mangiare a rapidita’ inumana schizzando tutto intorno alla ciotola tipo idrovora.
Lo schizzo di cibo sul pelo lucente e nero con riflessi azzurri che lei si pulisce almeno sette volte al giorno e’ un oltraggio che la Regina di Saba non puo’ sopportare, che lei non puo’ dimenticare e, soprattutto, che il gatto Brionne deve smettere di fare perche’ e’ una schifezza immonda che lei non capisce come possa accadere, dato che quando lei mangia affamata il cibo non schizza da nessuna parte,quei tre pezzetti al giorno che si strafoga vanno dritti dritti giu’ nella pancina , non sul pelo degli altri
Per cui ricomincia la lotta, stavolta col gatto Brionne davanti che urla che Bridget e’ una permalosa da paura e lei che strilla qualcosa del tipo: truppe reali, venite a me, a morte il porco!
Tutto questo alle 06.30 di mattina
Mentre io mi affatico a capire chi sono e cosa devo fare, loro lottano furiosamente sul letto sfatto, sul davanzale della finestra, nello stanzino, sul divano, senza soluzione di continuita’ fino al secondo passaggio del gatto Brionne alla ciotola del cibo, nuovamente vuota.
I condomini vengono aggiornati sul mio stato di pessima madre felina da nuove urla altissime fino al cielo e anche piu’ su, seguite a ruota da quelle della Regina di Saba che non sopporta sentire strillare a prima mattina e se io fossi una madre degna, gli farei tagliare le corde vocali a quel porco. Fosse per lei, poi, lo terrebbe nella porcilaia, come tutti i maiali che si rispettano, altro che dormire negli appartamenti reali insieme a noi.
Anzi, gia che ci siamo, perche’ io dormo nel lettone con lei?
Stamane, poi, ho potuto verificare che il gatto Brionne e’ capace di assumere una nuova identita’ veramente ma veramente poco littoria: il pappagallino.
Dal davanzale della finestra si e’ lanciato sulla mia spalla mentre bevevo il caffe’, inondando il pavimento
Ovviamente, il caffe’ per terra ha profondamente disgustato Briddget Jones, che a momenti vomitava
Mentre pulivo e urlavo di rabbia, il gatto Brionne si e’ ficcato sotto il letto guardandomi con aria afflittissima, tipo i primogeniti durante la strage degli innocenti, lanciando miagolii di profonda contrizione e giurando che Bridget gli aveva detto che si, anche i gatti possono volare
Che lui ci provasse pure
nella foto, la strana coppia (prima che il gallo canti)
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