In viaggio con Comenius

Da Albix

Un anno e mezzo fa, circa, fui invitato, tramite amici comuni,  in Francia, nella bella città di Villeneuve s/Lot, per svolgere una relazione sulla vita e le gesta di Giuseppe Garibaldi, dato che il Consiglio Comunale di quella città aveva deciso di dedicare all’eroe dei due mondi una piazza.

In quell’occasione vennero a sentire la mia relazione alcuni studenti di un vicino Liceo ( il Saint Caprais di Agen) accompagnati dal loro insegnante. Simpatizzai immediatamente sia con il docente, sia con gli studenti, al punto che lanciai l’idea di un gemellaggio tra le nostre scuole (anche io insegno in un liceo tecnologico) dato che gli studenti della mia scuola  hanno la stessa età di quelli francesi.

Precisai inoltre al mio collega che il gemellaggio avrebbe potuto prendere spunto dal fatto che io dirigo un gruppo teatrale ( che in quel periodo avevo già realizzato un’opera teatrale, da me scritta in lingua italiana, dal titolo “Big Brother School” interamente ambientata dentro un’aula scolastica ed avente dei contenuti   educativi e didattici) e che avremmo potuto rappresentare l’opera nella loro scuola, dotata di un capace ed attrezzato teatro.

Per svariati motivi, soprattutto di carattere finanziario, nell’anno scolastico 2012-2013 non fu possibile avviare il progetto di gemellaggio. Anche se nel frattempo i miei colleghi di lingua francese avevano realizzato una bellissima traduzione del lavoro teatrale “Big Brother School”, il preside ci disse che non c’erano soldi e lanciò l’idea di richiedere un finanziamento attraverso il Comenius.

Il collega di francese, per motivi suoi, lasciò cadere la cosa, forse giudicando troppo impegnativo (dal punti di vista burocratico) avviare un progetto Comenius di gemellaggio con una scuola francese (con tutto ciò che comporta dal punto di vista organizzativo e  realizzativo: scambio di studenti, programmazione didattica, visite guidate, scambi di protocolli e lettere d’intenti, organizzazione di scambio vitto e alloggio tra studenti, prenotazione d’aereo e d’albergo per i docenti e quant’altro si possa immaginare).

All’inizio dell’anno scolastico 2013-2014 i miei studenti del mio gruppo teatrale mi hanno chiesto a gran voce di interessarmi presso il preside per essere autorizzati a portare in Francia l’opera teatrale da noi rappresentata con successo, in lingua italiana, al Festival di Grosseto, intitolato all’artista “Giorgio Gaber”.

Spinto dall’entusiasmo dei ragazzi (giuro che senza la loro sollecitazione non mi sarei mosso; è faticoso e stressante organizzare, anche se con il teatro, a scuola, ho avuto tante soddisfazioni, scoprendo un modo nuovo di stare con i miei studenti e di emozionarmi insieme a loro sul palcoscenico) e incoraggiato dal Dirigente Scolastico ad avviare le formalità per il finanziamento Comenius ho contattato via web l’agenzia italiana più importante in ambito Comenius (quella di Firenze)  ed oggi ho ricevuto i primi, positivi riscontri.

Sono cosciente che la strada per ottenere il finanziamento è lunga e ardua; il progetto deve superare più di un vaglio finanziario e quello di merito; non di meno, ritengo di avere più di una chance di ottenere qualche finanziamento; tanto più che altri colleghi, tra i più qualificati, si stanno unendo al progetto con entusiasmo e volontà di fare.

Naturalmente io, da uomo di teatro, scaramantico come non mai, tocco ferro e incrocio le dita, ma orami, comunque, il dado è tratto.

Il resto si vedrà.


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