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In viaggio con il tablet, ovvero come tenere tranquillo il pupo in autostrada

Creato il 03 luglio 2013 da Afrodite
Una bambina di un anno che sfiora con le dita una rivista cartacea e si arrabbia perché non compare nessuna immagine: è il tema di un video cliccatissimo su You Tube (http://www.youtube.com/watch?v=OI5WN35k5jY).
C'è da scandalizzarsi? Io credo di no.
Toccare la superficie di uno schermo (touch screen) è un gesto molto più semplice dello sfogliare e quindi più alla portata di bambini in età prescolare.
Date in mano a un bimbo di quell'età un libro e cercherà di aprirlo come una scatola, dategli un giornale o una rivista e tenterà di farli a pezzi.
Perché dunque scandalizzarsi se l'approccio con un tablet risulta più immediato ai piccoli e piccolissimi?
L'industria se ne è subito accorta e ha cominciato a produrre tavolette appositamente create per loro.
Come Fable (http://www.youtube.com/watch?v=y1LL5n-9XYk), che può contenere migliaia di applicazioni, perfetto per fare i compiti e condividere con i genitori le attività che si realizzano in classe.
O come Superpaquito (http://www.youtube.com/watch?v=VZZA0Hcr-3o), dotato di un vero e proprio ecosistema digitale per controllare i contenuti.
Meglio un prodotto così o meglio condividere il tablet di mamma e papà?
Personalmente (ma sono aperta alla discussione con chi la pensa diversamente) opterei per questa seconda soluzione, che consente ai genitori di mantenere il controllo nella gestione dello strumento.
Non dimentichiamoci, infatti, che stiamo parlando di bambini in età prescolare o della prima infanzia, che hanno quindi bisogno di essere guidati e di percepire chiaramente che sono i genitori a dettare le regole e non viceversa.
Quanto ai contenuti sono davvero molte le applicazioni pensate e reperibili sul mercato per questa fascia di età.
Su mamamo.it (http://www.mamamo.it/) se ne trova un'ampia gamma: dalle storie animate per sviluppare la fantasia e la creatività, alle app più "educative" che stimolano l'apprendimento di forme e colori senza trascurare le lingue straniere.
Tra l'altro, essendo stagione di viaggi e vacanze, il tablet può essere un ottimo strumento per intrattenere i pargoli costretti a lunghe ore in auto o in ambienti estranei dove non possono disporre dei propri giochi come quando abitano la cameretta casalinga.
I tempi, è ovvio, andranno contingentati.
La tavoletta non deve diventare il surrogato della baby sitter, come purtroppo è stata spesso la tivù per le passate generazioni.
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