È un periodo strano. Pieno di vuoti, di confusione, di novità, di pensieri e preoccupazioni e la creatività ne risente. Ci si butta su libri e film ma spesso non si riesce a parlarne, a raccontarli come si vuole. Dopo Boxtrolls che ho visto al cinema la settimana scorsa e di cui vi ho parlato poco tempo fa ho visto amche “Tutto può cambiare” (film incantevole e musicale che mi è piaciuto tanto ma non rivolto ai bambini) e qualche sera fa mi sono deliziata a casa con “Mr Peabody e Sherman”. Proprio un bel filmetto da vedere rintanati sul divano ora che arriva il freddo e si da spazio alla fantasia e alle tisane.
Mr Peabody e Sherman sono una coppia di padre e figlio stramba e originale che vive a New York in una casa futuristica. Perché sono così particolari? Beh Mr Peabody è un cane- geniale e pieno di inventiva che sa tutto e sa fare tutto- che ha adottato un bambino (Sherman) e lo ha cresciuto come un figlio con amore, regole e sani principi. D’altra parte “Se un bambino può adottare un cane perché un cane non può adottare un bambino?”.
Mr Peabody ha inoltre dato una meravigliosa e unica opportunità a Sherman: ha inventato una strabiliante macchina del tempo che gli consente di viaggiare avanti e indietro tra le varie epoche per imparare la storia in prima persona. Dalla Rivoluzione francese all’antico Egitto, dalla Firenze rinascimentale fino alla guerra di Troia. A chi non piacerebbe? E infatti Sherman ne è entusiasta! Durante una serata a casa con i genitori di una compagna di classe con cui Sherman ha litigato a scuola però la situazione sfugge di mano e le epoche storiche entrano prepotentemente nella vita dei protagonisti. Con il rischio sempre più incombente che Sherman venga tolto dalla custodia del suo speciale papà.
Il film è carino, divertente, originale, parla di fiducia e dell’amore puro che va oltre le etichette e le classificazioni. Un cane è una grande risorsa per un bambino, una fonte d’affetto incondizionato ma come funziona al contrario? Beh…“Non c’è dubbio. Tutti i cani dovrebbero avere un bambino”.
Voi avete visto il cartone? Vi è piaciuto?