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In vino veritas

Creato il 19 luglio 2011 da Albino

Scrive The Witch of Oz:

"…Stando li ho notato che le leggi sono davvero stricts about this, nel senso che nei pub i ragazzi minorenni non possono proprio entrare (non basta non servirgli alcool o dargli solo una birretta per esempio) (…)
A casa non bevono nemmeno un goccio, nemmeno per augurio, nemmeno se tuo padre ti ha detto “bevi un sorso” e questo come spiegavo a loro, secondo me gli da un’idea sbagliata dell’alcool.
Non che noi non abbiamo problemi di alcolismo, lungi da me affermare una cosa del genere, ma quando cresci con una cultura “del vino” dove è normale “bere un goccetto” ogni tanto a tavola a pranzo davanti a mamma e papà, impari che non c’è nessun traguardo o atto da adulto nel rotolarsi in mezzo all’alcool dalla sera tua festa di 18 anni in poi per tutto il resto delle tue serate. Impari che puoi divertirti senza bere 10 birre a sera e che se bevi lo fai in compagnia, perchè un goccetto tutti insieme fa allegria, fa risate. non fa necessariamente ubriacatura-vomito-lavanda gastrica. Più si ostinano a trattare vino e birra come l’uomo nero e più i ragazzi ci vedranno la libertà della maggiore età…"

Ecco, questa e’ l’idea. Credo sia un punto in comune tra la cultura australiana e quella di molti altri paesi "proibizionisti" (USA, per esempio). In Australia anche nei discorsi di tutti i giorni non si parla mai di alcool se non per dire che ci si e’ ubriacati. Non si parla di "ho provato un buon vino" ma di "ho preso una bomba tremenda, sono stato male 3 giorni". E’ un elemento in comune delle culture anglosassoni, dove e’ tutto bianco o tutto nero. In Italia e’ tutto grigio, abbiamo l’anarchia nel sangue. Da queste parti invece no: non si beve per nulla, o si beve per ubriacarsi. Non si beve prima dei 18, e ci si uccide dopo. E piu’ bevono, piu’ inaspriscono le leggi. Piu’ le inaspriscono, piu’ la gente beve, soprattutto i giovani.

Poi, bisogna dirlo, esistono anche dei fattori sociali. Non si puo’ dire che sia solo perche’ e’ vietato prima dei 18 che la gente beve. Se sei un diciassettenne che non ha mai bevuto un goccio in vita sua e vedi quelli di 18 anni che si divertono e fanno festa, e si portano a letto tipe ubriache ogni fine settimana, e’ ovvio che lo farai anche tu. E’ ovvio che non vedi l’ora di farlo. Perche’ bisogna anche dire che alla fine l’alcool e’ un modo per lasciarsi andare, soprattutto a quell’eta’. E, ve l’assicuro, le aussie quando bevono la danno via come se fosse quella di qualcun’altra. Stiamo parlando di gente che, grazie all’alcool, spesso gia’ alla fine delle superiori manco si ricorda con quanta gente e’ stata a letto in vita sua.

E non e’ finita. In Australia le tasse sull’alcool sono altissime. Una bottiglia di gin o di vodka puo’ costare 35-40 euro, quando da noi al supermercato con una quindicina (credo) la porti a casa. Sei birre costano sui 10 euro, una bottiglia di vino da supermercato non costa mai meno di 7-8. E non parliamo dei locali, dove ti fanno i cocktail col misurino (gin tonic: 10% gin e 90% tonic – siamo ben lontani dai locali veneti dove se ti fanno meno di mezzo e mezzo torni indietro a lamentarti, e con un gintonic sei gia’ a posto), per la modica cifra di 7-12 euro a cocktail.

Cari lettori, vi direte: con questi prezzi come fanno ad ubriacarsi? Semplice: spendono centinaia di dollari a serata. Ecco perche’ la gente non esce durante la settimana ma solo nei weekend (pure sydney, se vai nella city durante la settimana di sera trovi solo coreani, cinesi, giapponesi). A Brisbane la maggior parte della gente che conoscevo usciva 3 weekend al mese: quello prima dello stipendio non aveva soldi per uscire. E si, stiamo parlando di gente che prende qualche migliaio di euro al mese piu’ di voi, ma quando ne spende 500 a weekend solo per bere, capirete che non bastano mai.

Allo straniero che approda su queste lande viene da chiedersi: perche’? Perche’ ho chiesto alla mia amica Arlene di uscire a bere una birretta un mercoledi sera di quattro anni fa, a Brisbane, e mi sono sentito rispondere "non posso, domani devo andare a lavorare e non voglio star male"? Perche’ non esiste il concetto di bere _una_ birra e fare due chiacchiere? Perche’ i pub hanno tutti la musica alta, e non ci si puo’ sedere a fare due risate in compagnia come nei pub italiani, o negli izakaya giapponesi?

Lo so, vi lascio con piu’ domande che risposte. Ma se rispondo a tutto oggi, che senso avrebbe seguire la puntata di domani?



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