In volo sopra il Texas

Ad esempio: uno sta volando sopra il Texas, ovvero sta volando nei cieli del Texas. O meglio: è seduto da qualche parte in movimento sopra i cieli del Texas, probabilmente su un aereo di linea, probabilmente, sicuramente. Sta pensando ai libri: ancora. Sta pensando al loro futuro, a cosa succederà quando questo dibattito e questa generale confusione tra digitale e cartaceo (confusione generale che li riguarda) sarà almeno in parte – almeno in parte – sarà almeno in parte superata.
Lutero, la stampa, Gutenberg, i monaci e gli ebook: tra i cieli del Texas  nel 2004 si scrive un classico della letteratura in lingua italiana sul tema, Ebook. Ovvero né E né Book, rilasciato qui e disponibile gratuitamente.
Perché gli ebook non sono solo marketing. Ovvero: sono marketing perché, ad esempio, vengono rilasciati contestualmente all’uscita di un nuovo volume, e vengono rilasciati perché aumenterebbero le vendite. Ma il marketing non è tutto. Si tratta di qualcosa che integra libri e libretti di carta. Dunque: se ho il libro su carta, il corrispondente ebook può tornarmi utile comunque (posso isolare le citazioni con più praticità se lavoro a una ricerca; posso stampare le pagine per portarle in spiaggia). La questione del possesso – ovvero: possiedo un libro solamente se possiedo la sua versione cartacea – è destinata a morire col tempo, così come le attuali disposizioni in materia di copyright si adatteranno all’ultima teconologia dell’epoca o del momento. Come del resto è sempre stato.

Nei tardi anni novanta, ho partecipato a conferenze dove dirigenti di aziende musicali spiegavano pazientemente che Napster era destinato a fallire, perché non dava insieme alla musica alcuna copertina o nota, non si poteva sapere se i pezzi fossero buoni e a volte la connessione poteva saltare durante il download. Sono sicuro che molti cardinali ai tempi di Lutero hanno aderito a queste idee con la stessa sicurezza.