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Inamidare la biancheria

Da Lory663

Come si inamida la biancheria Un indumento nuovo è più fresco e pulito di un indumento utilizzato già da parecchio tempo. Questo accade perchè il tessuto conserva ancora parte dell'apprettatura originale. Quando questa è esaurita sta a noi rinnovarla o con appretti creati dalla chimica moderna, o con quelli tradizionali (amido, gomma, gelatina). L'apprettatura serve, più che altro, a dare sostenutezza ai tessuti leggeri. Sia essa morbida o rigida deve essere ripetuta ogni due-tre lavature. Non è bene conferire troppa rigidità ai tessuti, a meno che si tratti di indumenti particolari (sparati, colletti). La biancheria dei neonati non va mai apprettata.
Vi sono in commercio numerose marche e diversi tipi di appretti sintetici: a voi sperimentare e scegliere quello che più vi conviene. Gli appretti sintetici sono adatti a tutti i tipi di tessuto e, di solito, danno buoni risultati. Il procedimento per l'uso di questi preparati, è indicato in un foglio allegato alla confezione o sulla confezione stessa. In ogni modo sarà oppurtuno attenervi a queste norme generali: immergete nell'appretto il capo ancora umido, dopo qualche minuto toglietelo, fatelo sgocciolare e stiratelo ancora umido.
Se state usando un appretto spray non dovrete trovare molte difficoltà. Infatti dopo aver stirato il collo di una camicia, un grembiulino, una tovaglietta, basta "fermare" la stiratura con uno spruzzo di appretto: quando il tessuto sarà completamente asciutto risulterà leggermente irrigidito. Naturalmente anche di questo prodotto si trovano in commercio diverse marche, i cui pregi sono più o meno simili.
Se vogliamo inamidare alla "vecchia maniera", dobbiamo servirci degli appretti "tradizionali", ricordiamo l'amido, l'acqua gommata, e la gelatina di pesce.
1) L'amido cotto: serve per conferire un aspetto più nuovo e sostenuto ai tessuti; è ottimo per essere usato per inamidare tende leggere (40 gr per litro di acqua), tende pesanti (20 gr per litro di acqua) biancheria da tavola ( 10 gr per litro di acqua). Come si usa: misurare la quantità di acqua necessaria per impregnare il tessuto. Sciogliere l'amido in poca acqua fredda, aggiungere la soluzione al resto dell'acqua e far bollire tutto. Versare l'acqua filtrandola in un catino e immergervi fin che è tiepida i capi da inamidare. Dopo qualche minuto, togliere i capi e lasciarli asciugare. Infine inumidirli e stirarli. L'amido è sconsigliabile per i tessuti colorati.
2) L'amido crudo: serve per irrigidire i tessuti; viene usato per colletti, polsini, centri, e tutto ciò che deve risultare rigido, siano essi tessuti di cotone e lino bianchi. Le dosi vanno dagli 80 ai 100 grammi per litro di acqua. Sciogliere l'amido in poca acqua, allungare con altra acqua e filtrare, immergere i capi, stenderli ritirarli umidi e stirarli subito.
3) L'acqua gommata: serve per inamidare tessuti pregiati e delicati come merletti, seta, crespo. Prima di immergere un capo in acqua gommata, è consigliabile fare una prova con un piccolo campione di tessuto. Ne occorrono 10-15 grammi per ogni litro di acqua a seconda dell'apprettatura desiderata. Si scioglie la gomma arabica nell'acqua, si fa bollire e si filtra la soluzione passandola per uno straccetto. Si immergono nell'acqua i capi, dopo qualche minuto si tolgono, si lasciano sgocciolare, poi si avvolgono in un asciugamano: dopo un'oretta si stirano.
4) La gelatina di pesce: serve a rendere i tessuti più sostenuti senza togliere loro la morbidezza naturale. Viene utilizzata su qualsiasi tipo di tessuto, ma particolarmente rayon, seta, lana. Applicata alle pieghe dei pantaloni edelle gonne le mantien a lungo. Ne occorrono 5-10 grammi per litro di acqua. Si mette la gelatina nell'acqua e si scalda. Quando la gelatina è sciolta si filtra l'acqua con un panno e vi si immerge il tessuto. Dopo qualche minuto lo si toglie, si lascia sgocciolare, lo si avvvolge in un panno, poi lo si stira umido. Si può anche tmaponare una superficie limitata con uno straccetto imbevuto di acqua e gelatina.


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