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Inattaccabile Fortezza: la rievocazione nella Fortezza di Bardi

Creato il 23 luglio 2013 da Occhi Da Viaggiatore

Il medioevo in scena in provincia di Parma

Inattaccabile Fortezza: la rievocazione nella Fortezza di BardiDomenica 25 agosto 2013 dalle 10 alle 20 la Fortezza di Bardi sull’Appennino Parmense presenta una grande rievocazione storica: la terza edizione della manifestazione “Inattaccabile Fortezza” che ogni anno richiama centinaia di turisti e visitatori affascinati da intrattenimenti e spettacoli in abiti medievali. Giocoleria, combattimenti con le spade, dimostrazioni di addestramento militare, cortei storici in costume, sbandieratori, musici. Ci sarà la disfida a tiro con l’arco tra gli arcieri fedeli ai Conti Landi contro quelli fedeli ai Marchesi Pallavicino. Gran finale: lo spettacolo con l’Ardente Foco. Durante la giornata vedrete: gli Arcieri del Lupo Bianco, artigiani e rievocatori tutti dell’associazione “Porta S. Francesco” di Parma; Musici e Sbandieratori “Associazione Contrada Monticelli” di Quattro Castella (Reggio Emilia); banco didattico sugli armamenti e duelli di scherma a cura della “Compagnia della Mandragora” di Lemignano di Collecchio nel parmense; e con la partecipazione straordinaria della “Compagnia d’arme delle 13 Porte” di Bologna; non mancheranno gli abili Giocolieri e la Sibilla eccentrica maga truccabimbi de “La Tana del Lupo”.

L’evento a cura dell’associazione “Porta San Francesco”

L’associazione “Porta San Francesco” di Parma, insieme ai gestori del maniero – A.t.i. Socioculturale Soc. Coop onlus e Cooperativa Parmigianino – con alcuni Gruppi Storici amici, presentano un evento dedicato a chi vuole rivivere il fascino del medioevo, rievocando “quei valori di lealtà, fierezza e parsimonia che caratterizzavano l’ideale cavalleresco condizionando verosimilmente la vita dei valligiani nell’Evo Medio – come spiega Fabio Bernazzoli, ideatore del progetto e coordinatore dei rievocatori, nonché presidente dell’Associazione Porta San Francesco –  Resisteva ancora la capacità, in quei secoli tormentati, di far festa con momenti aggregativi, coinvolgenti e liberatori tipici dei periodi che seguivano aspre battaglie da parte degli agguerriti difensori e della popolazione inerme che si rifugiava nella possente Fortezza. In sintesi un Medio Evo positivo, che inaspettatamente ha tuttora qualcosa da insegnarci, ricostruito grazie alle abilità, all’impegno e al sacrificio soprattutto di giovani appassionati di arti e mestieri antichi: siano essi giocolieri, arcieri, mercanti o sbandieratori. In caso di maltempo, se pur un poco ridimensionata, la manifestazione avrà luogo ugualmente negli spazi coperti”.


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