È stato inaugurato la mattina del 30 settembre scorso il Sardinie Radio Telescope, ovvero il secondo telescopio più grande al mondo e il primo in Europa.
Si è dichiarato: “L’evento di oggi rappresenta un momento di grande importanza per il paese, e soprattutto per la Sardegna perché certifica quanto la nostra regione sia all’avanguardia nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica, non solo grazie al radiotelescopio, ma grazie ai centri di ricerca, alle università e all’imprenditoria. Grazie a queste eccellenze la Sardegna appare su tutte le graduatorie italiane come l’unica regione in costante miglioramento, in questi campi”.
Il radiotelescopio è alto come un edificio di 20 piani, e ha una superficie costituita da mille pannelli in alluminio che si estendono per 3.200 metri quadrati. Le tonnellate di ferro utilizzate per la costruzione sono 15.000, tenute insieme da 10.000 saldature. Tra le applicazioni pratiche, il rilevamento delle placche nella litosfera, che sono la causa dei terremoti. La parabola permetterà inoltre di
L’impianto è stato finanziato dal ministero dell’Istruzione, dall’Agenzia Spaziale Italiana e dalla Regione Autonoma della Sardegna. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio al presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica, Giovanni Fabrizio Bignami. Ne ha dato notizia un comunicato del Quirinale.
“Questo prestigioso esempio di altissima e qualificata specializzazione scientifica e tecnologica si inserisce a pieno titolo nella lunga e illustre tradizione del nostro paese nel campo della ricerca astronomica ed astrofisica e potrà promuovere il raggiungimento di nuovi traguardi, impensabili non molto tempo fa, nello studio e conoscenza dell’universo”, ha sottolineato Napolitano.
E noi vogliamo unirci ai complimenti del presidente a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo straordinario strumento astronomico.
Written by Cristina Biolcati