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Inbox #07 Aprile 2012/ Sud Africa e Rinoceronti. Un’opportunità concreta per agire contro l’estinzione della specie

Creato il 04 maggio 2012 da Antonio Conte
Inbox #07 Aprile 2012/ Sud Africa e Rinoceronti. Un’opportunità concreta per agire contro l’estinzione della specie

Antonio Conte

di Antonio Conte – Gentilissimi lettori di Rassegna Stampa Militare, eccoci alla ormai mia consueta lettera mensile. Dico subito che questo articolo ha un valore particolare per RSM, in quanto è il numero 900. Questo evento comporta un segno, perché sia una vera pietra miliare.

Ecco cosa ho pensato per questa occasione: vado ad illustrarlo di seguito. Finora questo blog si è limitato a mettere in rassegna articoli già pubblicati, io stesso ed alcuni dei nostri ne hanno scritto dei propri, ospitiamo con grande prestigio dei comunicati stampa di settore dai teatri operativi da parte dei servizi informativi delle Forze Armate italiane ed in particolar modo dell’Esercito. Cosa che amiamo continuare a fare ovviamente, ma per questo articolo è in atto un ripensamento su quello che ora, noi – tu lettore ed io – possiamo fare insieme per questo novecentesimo post.

Ho pensato che intanto posso aprire uno spazio ad un contributo mensile da parte tua in modo da favorire la crescita della comunità dei lettori anche con punti di vista diversi, per condividere e contribuire al progresso di determinate prospettive in difesa dei valori alti di ciascuno e della vita sociale transnazionale.

Ovviamente non ci interessa il discorso politico fine a se stesso ne quello mascherato. Tuttavia non escludiamo notizie di politica o su politici nell’esercizio della cronaca, specie se di impatto sociale ed economico. Non ci interessa nemmeno la pubblicità mista a notizie. Se ritieni di voler contribuire al dibattito puoi postare un commento in fondo a questa pagina o inviarmi una email cliccando in alto a destra alla voce “Contact“. Come seconda cosa posso rendere noto, a quanti non lo sia ancora, dei siti (per la verità ne conosco ancora pochi) di partecipazione attiva alle scelte importanti dei governi, operando anche a livello transnazionale. Per spiegare meglio le semplici procedure di partecipazione ti segnalo il primo sito attraverso la codesta iniziativa.

Di seguito in questo post ci proponiamo quindi di passare all’azione – con l’aiuto di Avaaz.org - per salvare i rinoceronti del Sud Africa. Direte: “Come è possibile?” E’ presto detto, intanto vi esorto a continuare la lettura in quanto ciò che segue è gentilmente messo a disposizione dal sito stesso. Vedrete è davvero molto ‘frizzante’ riuscire a fare qualcosa di concreto ed essere anche noi partecipi alla salvezza dei destini di chi è in difficoltà. Nel frattempo vedremo anche come lavora Avaaz, per decidere se aumentare o meno il grado di affiatamento e di collaborazione. A tal proposito sono disponibili in fondo dei link ad articoli di riviste ed a quotidiani come La stampa, National Geographic ed altre sulla presente iniziativa.

Mi piacerebbe leggere la tua opinione in un commento a questa nota, dato che non avrò modo di vedere quanto il nostro contributo a questa causa in particolare sia stato determinante.

AC

Rinoceronti/ Salviamo il corno, la vita e la specie stessa dall’estinzione.

Inbox #07 Aprile 2012/ Sud Africa e Rinoceronti. Un’opportunità concreta per agire contro l’estinzione della specie
La caccia al rinoceronte rischia di farlo estinguere per sempre se non agiremo subito. I numeri sono agghiaccianti: solo in Sud Africa lo scorso anno sono stati uccisi 440 rinoceronti, in forte aumento rispetto a soli 5 anni fa, quando 13 rinoceronti furono uccisi per il loro corno pregiato. I paesi europei potrebbero guidare un nuovo piano mondiale per salvare queste creature incredibili, ma prima hanno bisogno di sentire il nostro appello!

Ad aumentare la spirale di questa mattanza è stato il picco nella richiesta di corni di rinoceronte, usati per millantate cure contro il cancro, malesseri di ogni tipo e amuleti in Cina e in Vietnam. Finora le autorità hanno ignorato le proteste in Sud Africa, ma l’Europa potrebbe mettere fine al massacro in corso chiedendo il divieto del commercio di tutti i prodotti da rinoceronte nel corso del vertice internazionale sul commercio degli animali selvatici a luglio.

Persino gli zoo britannici sono in allarme rosso contro le bande che uccidono i rinoceronti! Solleviamo un grido enorme e chiediamo all’Europa d’introdurre nuove protezioni per salvare i rinoceronti dall’estinzione. Non appena raggiungeremo le 100.000 firme consegneremo la petizione a Bruxelles, il cuore decisionale dell’Ue, accompagnati da una mandria di rinoceronti di cartone. Ogni 50.000 firme aggiungeremo un nuovo rinoceronte alla mandria, raffigurando così la portata enorme del nostro movimento fino a sotto la porta dei delegati europei mentre decidono da che parte stare. Firma la petizione cliccando sotto e inoltra questa email a tutti:

http://www.avaaz.org/it/save_rhinos/?tta
(ad oggi 4/5/2012 ci sono 761,288 firme, clicca e metti anche la tua)

Ogni giorno dall’inizio dell’anno è stato ucciso un rinoceronte nel solo Sud Africa, paese dove risiede almeno l’80% dei rinoceronti selvatici sopravvissuti nel mondo. I corni sono venduti a 65.000 dollari al chilo, più cari persino di oro e platino. Il Ministro sudafricano per l’ambiente si è impegnato a combattere il bracconaggio con altri 150 militari e una recinzione elettrica lungo il confine con il Mozambico, ma la minaccia è talmente grave che è necessaria un’azione globale.

Se non agiremo ora potremmo perdere questa antica specie animale per sempre. Alcuni cinesi stanno facendo pressione per allentare le restrizioni al commercio dei corni: il divieto internazionale li fermerebbe per sempre. Sotto la guida europea potremmo portare far processare questi trafficanti, mettere i bracconieri dietro le sbarre e promuovere programmi di sensibilizzazione in paesi asiatici chiave, mettendo fine alla tragedia dei corni di rinoceronte una volta per tutte.

Nelle prossime settimane l’Unione europea deciderà l’agenda dei vertici mondiali dei prossimi mesi: questa è l’opportunità migliore che abbiamo per far salire la pressione contro questa mattanza. Sappiamo già che i rinoceronti sono in agenda, ma soltanto con la nostra pressione possiamo essere sicuri che affronteranno il problema alla fonte. Costruiamo una protesta enorme e consegniamola in modo spettacolare. Firma ora e fermiamo insieme il massacro in corso in Africa:

http://www.avaaz.org/it/save_rhinos/?tta

Nel 2010 la mobilitazione di Avaaz ha aiutato a fermare l’esplosione del commercio di avorio d’elefante. Nel 2012 possiamo ottenere lo stesso risultato per i rinoceronti. Quando parliamo con un’unica voce possiamo cambiare il mondo: lo scorso anno è stato il peggiore di sempre per il rinoceronte, ma questo può essere l’anno della nostra vittoria.

Con speranza e determinazione,

Iain, Sam, Maria Paz, Emma, Ricken e tutto il team di Avaaz

Ulteriori informazioni:

Rinoceronti: la guerra del corno (National Geographic)
http://www.nationalgeographic.it/dal-giornale/2012/03/09/foto/la_guerra_del_corno-880591/1/

Sudafrica: 135 rinoceronti uccisi in meno di 3 mesi dai bracconieri (Lapresse)
http://www.lapresse.it/mondo/africa/sudafrica-135-rinoceronti-uccisi-in-meno-di-3-mesi-dai-bracconieri-1.138533

Sudafrica, l’esercito in difesa dei rinoceronti (La Stampa)
http://www3.lastampa.it/lazampa/articolo/lstp/444380/

Dipendenti del Kruger Park arrestati per strage di rinoceronti (Blitz quotidiano)
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/sudafrica-dipendenti-del-kruger-park-arrestati-1139111/


CHI E’ AVAAZ.ORG
Avaaz.org è un’organizzazione no-profit e indipendente con 14 milioni di membri da tutto il mondo, che lavora – si legge sul suo sito – perché le opinioni e i valori dei cittadini di ogni parte del mondo abbiano un impatto sulle decisioni globali (Avaaz significa “voce” in molte lingue). I membri di Avaaz vivono in ogni nazione del mondo; il loro team è sparso in 19 paesi distribuiti in 6 continenti e opera in 14 lingue. Clicca qui per conoscere le loro campagne più importanti, oppure seguili su Facebook o Twitter.


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