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Incantevole Colombia

Creato il 15 giugno 2010 da Viaggiandointre

Dobbiamo percorre circa 1600 chilometri per raggiungere la costa nord della Colombia lungo la Panamericana e decidiamo di farlo il più velocemente possibile, velocemente quanto Bruno ce lo permette dovendo affrontare numerosi sali scendi di montagna. Andiamo avanti fermandoci solo per dormire per tre giorni.

La prima cosa da fare dopo aver passato velocemente la dogana è procurarsi la moneta locale andando ad un bancomat. Ci fermiamo nella prima cittadina che incontiamo a 3 km dal confine e chiediamo in un negozio ad una gentile signora indicazioni su dove trovare il bancomat. Subito ci dice di fare attenzione perchè salire alla piazza principale che dista 2 quadre (isolati) è pericoloso. Ci dice che ci tiene d’occhio lei il camion e di fare veloci. Saliamo verso la piazza e veloci come fulmini ridiscendiamo con i nostri soldi dalla signora che, a dire il vero, ci è sembrata eccessivamente prudente. Ma meglio ascoltare i consigli della genete del luogo. Compiramo pane e uova e partiamo. Facciamo poca strada e ci fermiamo a dormire ad un distributore, siamo a quota 3.000 m s.l.m. e fa freddo.

La Colombia ci si presenta subito con la sua natrua lussureggante, rigogliosa e splendida.  Le prime cose che notiamo sono: il prezo del gasolio che è il triplo di quello dell’Ecuador. Si misura in galloni, un gallone corrisponde a circa 3,78 litri ed in Ecuador costa $ 1,03 mentre in Colombia costa circa $ 3,50. Ci sono controlli di polizia ed esercito armati di mitragliatrici lungo tutta la strada. Si pagano dei pedaggi che sono pure cari! E guidano come pazzi. Sono i peggiori guidatori che abbiamo incontrato fino ad ora, se possono aspettano una curva o un dosso per superare e, più sono grandi, più sono imprudenti. Il secondo giorno su un tratto di strada di montagna dove pioveva abbiamo visto due morti, probabilmente motociclisti. Noi comunque rispettiamo le regole e cerchiamo di essere doppiamente prudenti. In questi tre giorni di ascesa fortunatamente troviamo pochisssi camion in quanto c’è il fine settimana e un lunedì di ferie cosicchè hanno delle limitazioni.

Le persone che incontriamo sono molto curiose di parlare con noi che però abbiamo delle difficoltà di comprensione in quanto parlano rapidissimi!! Sono tutti molto cordiali, disponibili e simpatici. Ci fermiamo in una casa lungo la strada a chiedere indicazioni e ci viene subito offerto un tinto (caffè che dovrebbe essere forte) e, visto che stiamo andando a nord, cioè al caldo, la padrona di casa ci omaggia di 5 kg di arance!!

Uno dei prodotti agricoli principalmente prodotti dalla Colombia assieme a caffè e banane (e coca) è la canna da zucchero, vediamo decine di chilometri di coltivazioni e ad un certo punto, dove non ci sono binari incontriamo questo cartello

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e poi vediamo il treno

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Tra salite e discese con un’alternanza di pioggia, sole e nuvole basse vediamo un bel arcobaleno. Mai visti così tanti come in Sud America!

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Le case che vediamo nei villaggi lungo la strada sono belle, fatte di mattoni e intonacate. Tutto sembra pulito e in ordine. I villaggi sono molto vivaci, c’è molta gente e molta musica. Ad un certo punto, lungo la discesa dopo la città di Medellin incontriamo una piccola zona di baracche fatte di bastoni e nylon, non abbiamo tempo di capire perchè questa concentrazione proprio li

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Sono molti gli allevamenti, piccoli e grandi, di mucche e cavalli. La mattina si raccoglie il latte

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 Proseguiamo la nostra strada e finalmente arriviamo a Cartagena, la perla dei Caraibi.


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