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Incapacita’

Creato il 08 luglio 2015 da Amalia Temperini @kealia81

La cosa più volgare che ci possa essere è l’irrispettosa azione del non venire a un impegno preso. Si tratta di giochi di manipolazione applicati da una mediocrità sociale incapace di agire, di farsi forza da sola. La falsificazione è l’arma della superbia. Peccato capitale, alla cui trasposizione iconografica è associata una piuma di pavone e uno specchio. Mi annoia negli ultimi tempi stare qui a osservare un gioco ripetitivo di asservimento che riduce gli uomini e le donne a meri oggetti di inutilità. Sono stanca delle volgari azioni applicate e sfruttate da chi vuole agire muovendosi nell’inerzia di una melma cervellotica, rivolta alla castrazione delle identità altrui, solo per sopraffare le persone, illudendosi di essere i migliori. E’ misero l’atto di rigettare a mare i pesci morti dopo averli pescati sapendo che la possibilità di scelta poteva essere quella giusta del non buttare l’amo. Occorrono giustizia e temperanza. Virtù dirompenti sorte da una forte messa in discussione di se stessi. In quanti, ancora, siamo disposti ad attraversare le onde sapendo che non ci sono gli scogli?


Archiviato in:riflessione, riflettiamo, vita e incursioni, Vita quotiana Tagged: caos, elaborazione e pensieri, lavoro, notte, riflessione, sfogo, vita

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