Oggetto: indirizzi verso la partecipata Aem
Premesso che:
in data 25 settembre la giunta approva la delibera “adesione del Comune di Cremona alla deliberazione del consiglio regionale X/63 inerente gli interventi in materia di rifiuti” con un emendamento proposto in sede di commissione ambiente dal Pd
in data 30 settembre il consiglio comunale vota a favore (con un solo voto di astensione) la delibera sopracita, in cui si prevede tra l’altro di escludere interventi sull’impianto di termo combustione di via S.Rocco che richiedano, ai fini della compatibilità economica dell’intervento, un costante conferimento di rifiuti da incenerire, approvando solo progetti tesi a migliorare il funzionamento dell’impianto stesso e delle emissioni in atmosfera e chiedere al gestore analisi e valutazioni di soluzioni impiantistiche del trattamento del rifiuto residuo diverse dall’incenerimento e dal conferimento in discarica
ricordata la delibera regionale n. 497 del 25/7/2013 “indirizzi provvisori inerenti i procedimenti relativi al rilascio della autorizzazioni regionali e provinciali all’installazione ed esercizio di impianti di recupero e/o smaltimento di rifiuti indifferenziati”
e la mozione regionale n. 63 della X legislativa, dal Consiglio regionale votata all’unanimità che impegna la giunta regionale in fase di redazione del piano regionale di gestione di rifiuti (PRGR) a
- dare priorità alle politiche di riduzione, di riuso e di raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio dei rifiuti urbani;
-a prevedere interventi di incentivi e disincentivi per i comuni in tema di rispetto delle percentuali di raccolta differenziata previste dalla normativa anche agendo sul sistema delle tariffe e sul sistema di convenzioni dei comuni con gli impianto di smaltimento;
-a verificare la possibilità viste le percentuali di raccolta differenziata già oggi raggiunte (sicuramente migliorabili) e la rete impiantistica attiva in Lombardia, di passare ad un nuovo sistema integrato di raccolta, trattamento, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti urbani che marginalizzi il ricorso allo smaltimento in discarica e superi, gradualmente ma in modi e tempi certi, l’incenerimento dei rifiuti
-intraprendere anche prima dell’effettiva adozione del PRGR, ogni iniziativa di propria competenza, affinchè non si realizzino progetti di ampliamento, in termini di capacità di incenerimento attualmente esistenti in Lombardia, quali, a titolo di esempio Desio, Dalmine, Brescia, Cremona, Trezzo sull’Adda, Corteolona, utilizzando tutte le leve che la legge pone in capo alla Regione
Preso atto che in data 6 ottobre è apparso sul giornale “La Provincia di Cremona” un articolo dal titolo “il grande inceneritore per il Sud Lombardia”
Ricordato che Aem è una partecipata al 100% del Comune di Cremona e che dovrebbe attuare gli indirizzi politici assunti dal Consiglio Comunale
S’interroga il Sindaco per sapere
-se corrisponde al vero la notizia apparsa sui giornali;
-se intende acquisire tutta la documentazione relativa all’inceneritore, e le ultime comunicazioni tra Aem e Regione Lombardia
-se non ritiene doveroso, per rispetto e coerenza dell’indirizzo politico votato in consiglio comunale, prendere le distanze da qualunque scelta si discosti da tale direzione e agire di conseguenza
-quali valutazioni economiche sono state finora compiute
-se non intende promuovere momenti di partecipazione con i cittadini sui temi che riguardano il futuro dei rifiuti in provincia di Cremona
Alessia Manfredini, Maura Ruggeri, Caterina Ruggeri, Roberto Poli