Incenso egiziano ricetta antica
Un profumo che veniva usato ai tempi dei faraoni egiziani è stato ricostruito nella sua ricetta e torna a rivivere anche ai nostri giorni, così tecnologici ma sempre bisognosi di armonia e rimedi naturali.
Incenso aegyptium profumo della regina d'Egitto
Gli antichi egizi, come arabi, indiani e mesopotamici, erano grandi conoscitori della scienza degli aromi. Componevano quindi elaborate ricette fumigatorie che venivano poi esportate in tutto il mondo antico.
Una di queste ricette, di un incenso antichissimo ma che si credeva ormai andata perduta, è stata ricostruita dagli esperti, si chiama Aegyptium: la si bruciava in ambienti chiusi perché creava una atmosfera gradevole, rilassante, aprendo spiragli nell'animo oppresso dalle troppe preoccupazioni.
La ricetta di questo incenso comprende la corteccia di cannella, oltre ad alcune resine come l'incenso, l'opoponax, la mirra, lo storace, la resina mastice e il calamo.
Questo incenso, come la maggior parte degli altri, si brucia nell'incensiere dopo aver posto la miscela su un carboncino acceso. Gli stessi ingredienti entravano anche nell'omonima pomata balsamica e negli unguenti che venivano cosparsi sulla pelle per curarne le affezioni.
Si sa che, a partire dal regno della regina Hatshepsut (intorno al 1500 a.C.) gli egizi si rifornivano di questi incensi nella mitica Terra di Punt, la "Terra degli Dei", situata probabilmente nel corno d'Africa.
La preparazione dell'incenso Aegyptium è ancora rintracciabile sul mercato, nei negozi specializzati in incensi e legni aromatici.