Dirigenti cinesi avrebbero versato tangenti o promesso contropartite per ottenere concessioni petrolifere in Angola: è l’ipotesi al centro di un’inchiesta che si sta sviluppando nella Repubblica popolare a seguito dell’arresto di un ex presidente della compagnia statale Sinopec e dell’intermediario Sam Pa.
Secondo fonti di stampa concordanti, gli inquirenti si stanno concentrando sul periodo compreso tra il 2007 e il 2011. In questo arco di tempo Su Shulin, al momento dell'arresto governatore della provincia costiera di Fujian, avrebbe pagato le concessioni petrolifere più di quanto ufficialmente dichiarato.
Difficile dire al momento se dall’inchiesta potranno emergere responsabilità dell’élite angolana, a partire da José Eduardo dos Santos, capo di Stato da 36 anni.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)