La storia del processo di Rosa e Olindo, imputati (e condannati) di aver commesso la strage di Erba, mi ha sempre interessato molto, sicché, seguendo gli sviluppi del caso negli anni, ho sempre scritto le mie impressioni nei miei blog. Per chi come me fosse interessato a questa storia riassumo tutti i miei post sull’argomento in questa pagina.
Mio post del 27/11/2008:
Rosa e Olindo, e poi Azouz
Il primo grado è andato, come ormai era ampiamente previsto considerato l’orientamento che si era manifestato durante le indagini e durante il processo. Una giustizia sempre inadeguata ha condannato i coniugi “mostri”.
Vorrei ricordare che delle dichiarazioni dei due coniugi si è tenuto conto solo della parte che andava a genio agli inquirenti, quella della presunta confessione del delitto. L’altra parte delle “confessioni” avvenuta nello stesso contesto, quella che non andava bene agli inquirenti, quella in cui Rosa raccontava piangendo e con un grande senso di schifo che era stata fatta oggetto di attenzioni sessuali da parte di Azouz, non è stata ritenuta valida.
Una confessione se è valida è valida tutta, non è valida soltanto la parte che serve a chiudere velocemente il processo.
Se invece non si ritiene valida, allo stesso modo, non è valida in toto.
Io non so se Rosa e Olindo siano davvero colpevoli oppure sono innocenti, questo processo non mi ha certo aiutato a capire, anzi! Mi ha messo dei dubbi in più.
Ho capito che il vicino sopravvissuto alla strage, Frigerio, è stato praticamente indotto a ricordare che chi l’aveva aggredito era stato il vicino del pianterreno, mentre dalle prime dichiarazioni il nome e la fisionomia del vicino di casa, al povero sig. Frigerio, non erano mai venuti in mente, nemmeno quando gli chiedevano come era fatto il suo aggressore.
Ho capito che non è stata presa in considerazione la testimonianza di un altro vicino che ha detto di avere sentito dei rumori nell’appartamento di Azouz in un’ora in cui la strage non era ancora stata compiuta e Raffaella non era ancora a casa.
Ho capito che Rosa e Olindo erano presenti nell’aula, ma si comportavano come se i fatti non li riguardassero. Chi ci dice che questo comportamento fosse voluto dai coniugi per offendere ancora di più i parenti delle vittime? Non potrebbe essere invece che il loro fosse un comportamento naturale di gente che non c’entra niente?
Ho capito che Olindo, modesto spazzino che non credo abbia mai avuto grosse frequentazioni nella società, si esprime in un buon italiano e sa esporre i concetti, ho capito che pur non avendo frequentato l’accademia d’arte drammatica ha espresso in modo credibile il suo rammarico per la morte delle vittime della strage.
Ma io, pur considerandomi un duro, in fondo sono un grande ingenuo, non faccio testo.
.. Le confessioni, perchè non credere allora alla seconda confessione, cioè di quando hanno “confessato” di aver inventato tutto perchè indotti con il miraggio di superare più agevolmente quella fase?
Inoltre.. Azouz a processo ormai giunto alla conclusione, prima che i giudici si ritirassero per scrivere una condanna da tempo nell’aria, ha voluto raccontare della visita di un personaggio sconosciuto, in Tunisia, nella casa dei suoi genitori, che li avrebbe messi in guardia sull’errore giudiziario che si stava commettendo in Italia, in quanto i coniugi “mostri” non sarebbero stati loro a commettere la strage.
Perchè Azouz, volente o nolente (?) ha voluto insinuare il dubbio proprio alla fine?
Ripeto: non posso sapere se Rosa e Olindo siano davvero colpevoli o innocenti, questo processo di primo grado è servito a ben poco, tranne che ad aver spedito in galera col bollo di “mostri” i vicini che avevano sotto mano.
Ci sarà l’appello, nel quale si spera che vengano prese in considerazione anche le dichiarazioni e le prove/indizi di cui al momento non si è voluto tenere conto.. e poi vedremo.
Ma dimenticavo! La Palombelli, ospite romana fissa a pagamento, nelle trasmissioni in cui si parla di stragi e di Azouz, questa sera a Matrix non nascondeva lo sdegno per il comportamento dei coniugi “mostri” disgraziati durante il processo.
La qual cosa non fa che rafforzare i miei dubbi.
Mio post del 02/12/2008:
Azouz, dicci quello che sai
Abbiamo assistito ad un’altra trasmissione sul caso di Erba. Questa volta si trattava di Porta a Porta. Anche questa trasmissione divora i casi di omicidi efferati come fossero patatine da sgranocchiare e spesso tratta gli stessi casi dell’altra trasmissione delle reti concorrenti, Matrix. Anche Porta a Porta ha i suoi ospiti esperti in stragi, di qua come ospiti fissi in questi casi ci sono Paolo Crepet e Simonetta Matone, giudice o qualcosa del genere, di là c’è l’immancabile Palombelli.
Assistendo alle discussioni di queste tristi figure che non fanno altro che parlarsi addosso mi viene tristezza. E’ una gara a chi tira fuori le cose più ovvie, sulla pelle, e diciamo pure, sul culo dei poveretti che già affrontano processi nei tribunali. Tutti appiattiti sulla “verità” che è stata scelta nel processo di primo grado. E questi sarebbero psicologi e giudici seri, dicono. Mi vergogno di appartenere ad un’umanità così fatta.
L’ennesima fiera dell’ovvietà.
Giorni fa avevo già parlato dei miei dubbi sulla colpevolezza di Rosa e Olindo.
Questa sera è venuto fuori che il padre di Azouz, intervistato, ha smentito di essere mai stato contattato da alcuno che volesse il numero di telefono del figlio per riverargli chi sono i veri autori della strage.
Io già mi ero chiesto perchè mai, a giochi fatti, a udienze terminate e con la sentenza ormai nell’aria, Azouz abbia voluto essere ascoltato per manifestare in un modo o nell’altro i suoi dubbi sulla colpevolezza dei due “mostri” a portata di mano, primi ed unici ad essere sospettati ed incriminati. Questa smentita del padre mi offre altri spunti per pensare che Azouz sappia qualcosa che non ha ancora voluto dire.
Oltre tutto si è vista la registrazione di quando prima Olindo e poi Rosa hanno spiegato di come gli inquirenti fossero riusciti ad avere la loro confessione. E la tecnica non mi pare così assurda come appariva alla Matone lì in trasmissione.
Loro raccontano che gli avevano messo davanti due strade: la prima quella di chiudere il proprio coniuge dentro un furgone e di non vederlo mai più, la seconda, se avessero confessato il delitto, quella di godere di tutte le attenuanti e di lì a pochi anni uscire di galera. Alle strette, hanno scelto la strada per loro meno crudele: quella di “confessare”. E la “confessione” si era rivelata davvero semplice in quanto hanno detto tutto ciò che avevano letto nei giornali e visto nei Tg. Tra l’altro alla fine della trasmissione è stato ascoltato telefonicamente l’avvocato dei coniugi Romano, Enzo Pacia, che ha giurato sul suo onore che la dichiarazioni di Olindo verso la famiglia Castagna, di dolore per quanto accaduto, non erano state concordate come strategie processuale, ma sono state spontanee.
L’ho già detto, non so se i due poveretti siano colpevoli o innocenti, ma da questa brutta storia qualcosa deve ancora venire fuori.. e non certo grazie agli “esperti” diplomati o improvvisati che partecipano alle trasmissioni televisive.
Una nota positiva in tutto questo: l’atteggiamento ammirevole della famiglia Castagna.
Mio post del 21/04/2010:
Appello Erba? Ma che sia veloce, ne?
Anche l’appello ha dato la stessa sentenza del primo grado di giudizio. Stiamo parlando di Rosa e Olindo, per chi non l’avesse capito.
Un’udienza d’appello che, a sorpresa di tutti, è durata cinque minuti.
Non sono state acquisite le nuove prove e neppure le nuove intercettazioni telefoniche nelle quali i due coniugi parlano normalmente del delitto commesso al piano di sopra come ne abbiamo parlato tutti noi che abbiamo seguito la brutta vicenda.
Il pubblico ministero, gli esperti televisivi, compreso il capo dei R.I.S. di Parma, sono testardamente e beffardamente sicuri della loro colpevolezza.. quindi a cosa serviva il processo d’appello? A cosa serviva discutere di nuove prove quando ci sono, per loro, tre prove inconfutabili: la confessione dei coniugi, la macchia di sangue sull’auto, e il riconoscimento da parte della vittima mancata, il sig. Frigerio?
E tutto il resto che invece è a favore di Rosa e Olindo?
Ma chiunque di noi al posto dei coniugi “mostri” sarebbe capace di dire quello che si è sentito nelle loro intercettazioni telefoniche con la loro naturalezza? Sareste capaci di esprimere soddisfazione per la notizia del risveglio di Frigerio perchè: “lui è una brava persona”, dopo che avete tentato in tutti i modi di ucciderlo e dopo avere ucciso sua moglie? E la moglie dove è stata uccisa? In casa di Azouz come hanno “confessato” loro o al piano di sopra, in casa Frigerio, come dimostrano le tracce di sangue e la tenda strappata?
E le testimonianze a favore dei coniugi Romano? Perchè non sono state prese in considerazione?
In questo processo, purtroppo anche in questo vergognoso secondo grado di giudizio, i colpevoli sono risultati i vicini del piano di sotto.. Senza nessun ragionevole dubbio!
Troppo comodo!
Vergogna!
Mio post del 08/04/2011:
Dichiarazioni shock di Azouz
In questo blog ho espresso più volte i miei dubbi sul verdetto di colpevolezza di primo e secondo grado sul processo di Rosa e Olindo.
Ovvero, ho sempre detto che non posso sapere se Olindo e Rosa siano colpevoli o innocenti, ma i processi non mi hanno certo aiutato a capire in quanto, ripeto quello che ho scritto in precedenti post, delle confessioni degli imputati sono state prese soltanto le parti che convenivano per chiudere il processo velocemente, mentre le ritrattazioni dei due e altre dichiarazioni importanti non sono state prese volutamente in considerazione.
Oggi, a sorpresa, in prossimità del processo di cassazione, Azouz esprime chiaramente gli stessi miei dubbi e quindi confessa che anche lui non è convinto della colpevolezza dei due imputati, perchè il processo, anche secondo lui, non si è svolto bene. Infatti dice:”possono essere colpevoli o non colpevoli, ma dal processo non è venuta fuori la loro colpevolezza certa”.
Quindi, secondo lui, il processo si dovrebbe rifare daccapo.
Intervistati i fratelli delle vittime dicono che secondo loro questa dichiarazione di Azouz è certamente una strategia della difesa di Rosa e Olindo.. Ma io dico: com’è possibile che gli avvocati di Rosa e Olindo cerchino il marito/padre delle vittime, Azouz, per fargli sconfessare le sentenze che invece potrebbero fare comodo anche lui, visto che bene o male “dei colpevoli” erano stati trovati?
La cosa mi puzza sempre di più!
Mio post del 04/10/2011:
Cosiddetta giustizia
Ieri sera abbiamo avuto un altro fulgido esempio di quella che viene chiamata giustizia italiana.
Amanda e Raffaele sono stati giudicati innocenti dopo che hanno passato quattro anni in carcere con l’accusa di essere degli assassini.
Per Meredith è stata fatta giustizia solo in parte, se davvero vogliamo credere alla colpevolezza di Rudy Guede che, per altro, è stato riconosciuto colpevole di omicidio in concorso con altre persone.
Una giustizia che fa acqua da tutte le parti, perchè viene da chiedersi con quali prove nel primo processo i due sono stati massacrati e condannati? Con quali prove nel secondo processo i due sono stati ritenuti innocenti?
La giustizia tutta, ma la giustizia italiana in particolare è una cosa obbrobriosa, lo dico da sempre. E’ un puro esercizio di dialettica, di sofistica, di furbizia pelosa da parte degli avvocati di entrambe le parti in causa.
Alla giustizia non gliene frega niente di come siano andate veramente le cose. La giustizia è solo una partita a scacchi che si giocano gli avvocati che rappresentano le parti. Per questi non esiste la verità oggettiva, ma soprattutto non la cercano neppure. A loro importa solo che la loro tesi sia appena plausibile.
Infatti è’ bastata la pressione dei media americani per fare capovolgere la sentenza di primo grado.
Viene giustamente da pensare che se un poveretto che viene accusato di qualcosa non ha una nazione come gli Stati Uniti alle spalle, con tutta la sua forza mediatica, questo viene dimenticato in qualche carcere e non c’è processo d’appello che risolva la questione.
Vedi per esempio il processo di Rosa e Olindo, che sono stati da subito gli agnelli sacrificali, riconosciuti colpevoli dal popolo italiano, prima ancora che dai magistrati che emettono le loro sentenze “in nome del popolo italiano”.
Ma Rosa e Olindo sono solo due poveri cristi, lui spazzino e lei donna di servizio.
Non c’erano gli Stati Uniti alle loro spalle.
Adesso spero che gli Usa, come già hanno fatto in questi quattro anni, continuino ad affondare le loro dita sulla piaga della giustizia italiana e in particolare sui magistrati italiani che ormai sono riconosciuti in tutto il mondo come inetti e, politicamente faziosi.
Che schifo la cosiddetta giustizia!
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Questi, se non mi sono perso qualche post per strada, tra i miei blog, negli anni, sono le mie considerazioni sul processo di Rosa e Olindo e sulla giustizia in genere. Spero che questa vicenda non sia definitivamente chiusa.
IL CRONISTA
(Inchiesta) Riepilogo storia processo di Rosa e Olindo
Fonti:
LE BARRICATE
IL CRONISTA