La necessità di avere ulteriori approfondimenti è la diretta conseguenza dell’esame di un informativa della Guardia di Finanza arrivata al Palazzo di Giustizia a maggio, quando i procuratori hanno fatto notificare ai difensori dei personaggi della vicenda della P3 l’avviso della richiesta di proroga delle indagini.
Secondo l’accusa Dell’Utri e Verdini ( indagati anche per associazione a delinquere e corruzione) avrebbero tentato di influenzare le decisioni della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano, sarebbero intervenuti sul Csm per indirizzare la scelta di candidati e incarichi direttivi e sulla Suprema Corte per ottenere una conclusione favorevole della causa sul Lodo Mondadori e del ricorso Cosentino contro la richiesta di arresto per collusione con la Camorra.
Il filone delle indagini potrebbe portare nuovi sviluppi nei prossimi mesi – dopo una serie di verifiche bancarie e l’incrocio di dati sui movimenti dei conti correnti – è quello che segue la pista delle tre tranche si versamenti di Berlusconi a Dell’Utri. Il primo il 22 maggio del 2008 , di 1,5 milioni di euro. L’informativa della Guardia di Finanza specifica che al momento del prestito il conto Dell’Utri presentava un saldo negativo pari a 3150134 euro ( affidamento concesso 2,8 milioni di euro). Il bonifico ricevuto serviva a riassorbire l’esposizione.
Secondo i militari la posizione in esame presso la banca è a causa dei finanziamenti erogati a favore di Dell’Utri , che non presentano un andamento regolare. si tratta di un mutuo ipotecario di 2 milioni di euro non in regolare ammortamento.Gli altri due bonifici destinati a diventare oggetto di verifiche risalirebbero a febbraio e marzo 2011( per complessivi 8 milioni).
Dell’Utri afferma che i soldi di Berlusconi servono per ristrutturare una villa sul Lago di Como per poi venderla, perché si trova senza soldi.