So che mi ero ripromessa di raggruppare tutte le nuove uscite del mese (solo quelle riguardanti i libri che avrei desiderato) per mostrarle in una sola ondata nel post di avvistamento di febbraio, ma passeggiando per il web sono inciampata, come mi capita spesso. Lo sgambetto mi è stato fatto dal nuovo romanzo di Marina Fiorato, autrice che avevo amato nella sua La ladra della Primavera: aspettavo con ansia che la casa editrice Nord si decidesse a pubblicare gli altri suoi romanzi. Ne La Gemma di Siena siamo nell'Italia settecentesca, dove tra storia, finzione e romanticismo assisteremo a un amore contrastato, a cospirazioni segrete, a corse contro il tempo.
Non penso ci sia bisogno di sapere troppo: se avete amato il primo romanzo dell'autrice pubblicato in Italia, sono sicura che vi getterete su questo a scatola chiusa. Se ancora non vi siete immerse tra le sue pagine, allora è il momento di farlo, scegliendo uno dei due, o magari entrambi.
Siena, 1723. Il giorno del suo diciannovesimo compleanno, Pia de' Tolomei riceve in dono un ciondolo d'oro e un marito. Il primo, ornato da un'incisione che raffigura Cleopatra, per ricordarle il suo nobile lignaggio; il secondo, per suggellare l'alleanza tra la sua famiglia e i Caprimulgo, il casato più influente di Siena. Ma per Pia è come sprofondare in un incubo: Nello Caprimulgo è un uomo meschino e violento, che renderà la sua vita un inferno in terra... o peggio. Potrebbe addirittura ucciderla, proprio come ha fatto lo sposo della sua omonima antenata, cantata da Dante nel Purgatorio. Pia non ha scelta: deve fuggire. E la chiave per riuscirci è il suo maestro di equitazione, Riccardo Bruni, un giovane affascinante e gentile, cui lei si affeziona ben più di quanto sarebbe lecito... Tuttavia l'abisso sociale che la separa da Riccardo non è l'unico ostacolo ai loro piani. Nei sotterranei del palazzo dei Caprimulgo, infatti, da qualche tempo si riuniscono in gran segreto i rappresentati di alcune delle famiglie più in vista di Siena, che stanno tramando per rovesciare il governo di Violante de' Medici. E, quando scoprono che il giorno scelto per agire è quello del prossimo Palio, Pia e Riccardo si rendono conto di essere i soli in grado di fermare la cospirazione...
Marina Fiorato è nata a Manchester da una famiglia di origini veneziane. Dopo la laurea in Storia a Oxford, ha proseguito gli studi proprio a Venezia, città che l'ha incantata al punto di celebrarvi il matrimonio col regista inglese Sacha Bennett. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla narrativa, ha lavorato come illustratrice, critica cinematografica e attrice. Vive a Londra con il marito e i due figli.
Sito dell'autrice: http://www.marinafiorato.com/
Hanno detto de La ladra della primavera:
- " Un romanzo avvincente. [...] Nota di merito per la scelta della protagonista, eroina moderna e dalla simpatia irresistibile."
- " Un sontuoso, appassionato romanzo storico [...] che cattura il lettore fin dalle prime pagine a suon di colpi di scena, efferati omicidi e fughe rocambolesche."
- " La ladra della Primavera è da leggere. Non solo per la capacità narrativa dell'autrice, che inchioda il lettore, ma anche per la ricostruzione accurata degli ambienti. Non si legge il Rinascimento, si vive."