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Inci e pao, leggiamo l’etichetta

Creato il 20 dicembre 2011 da Salutegrazie @SaluteGrazie

Come si fa a distinguere un trattamento efficace da un prodotto di bassa qualità? Basta guardare l’etichetta: in formula devono essere presenti principi attivi selezionati per la loro capacità di trattenere l’acqua nei tessuti, altamente concentrati per garantire l’efficacia ottimale. E per evitare reazioni allergiche? E’ indispensabile controllare che in formula non siano presenti alcune sostanze allergizzanti e utilizzare il prodotto per il periodo di tempo indicato sulla confezione.

INCI E PAO, LEGGIAMO L’ETICHETTA
Gli INCI questi sconosciuti. Ogni prodotto cosmetico per legge deve riportare l’elenco completo delle sostanze presenti in formula, in ordine decrescente: l’ingrediente principale viene riportato per primo, mentre i coloranti e i conservanti, presenti in minima quantità, compaiono per ultimi e, se presenti al di sotto dell’1% possono essere indicati in ordine sparso.

Gli ingredienti sono espressi in una lingua misteriosa, fatta di termini apparentemente indecifrabili. Si tratta di nomi in codice INCI, la Nomenclatura Internazionale degli Ingredienti Cosmetici, che associa un nome tecnico a ogni sostanza di origine chimica o organica.

Le sostanze vegetali hanno il loro nome botanico latino, mentre se hanno subito alterazioni chimiche hanno un nome inglese. Molti ingredienti sono facili da comprendere, ad esempio la Lavandula Augustifolia è chiaramente la Lavanda, così come la Calendula Officinalis o il Citrus Limonum. Altri ingredienti sono difficili da reperire perfino su una buona enciclopedia online, come il Solum fullonum (Argilla Smettica) dalle proprietà sgrassanti.

Per sapere a cosa si riferiescono i nomi, è bene controllare su un’enciclopedia online e non lasciarsi ingannare da come “suonano”: l’inquietante Styrax Benzoin non è altro che una pianta indonesiana molto utile per curare le dermatiti, mente l’apparentemente innocuo Geraniolo e l’estratto di Evernia Prunastri sono due delle 26 sostanze allergizzanti, che i dermatologi tengono in considerazione nella diagnosi di dermatiti allergiche.

Le 26 sostanze allergeniche (denominazione INCI): Amile cinnamale, Benzil-alcool, Cinnamil-alcool, Citrale, Eugenolo, Idrossicitronellolo, Isoeugenolo, Amil-cinnamil alcool, Benzil salicilato, Cinnamale, Cumarine, Geraniolo, Idrossi-iso-esil-3ciclo-esene carbossialdeide, Alcool dell’anice, Benzil cinnamato, Farnesolo, Butil-fenil-meti-proprionale, Linaloolo, Benzil benzoato, Citronellolo, Esil cinnamale, Limonane, Metil-2-ottionato, Alpha-isometil-ionone, Evernia Prunastri estratto, Evernia Furfuracea estratto

INCI E PAO, LEGGIAMO L’ETICHETTA

Da consumarsi preferibilmente entro… Anche i cosmetici, come tutte le sostanze che vengono introdotte (seppure attraverso la pelle) nel nostro organismo, hanno una data di scadenza. Si chiama PAO (Period After Opening) ovvero il periodo in cui il prodotto può essere usato dopo essere stato aperto. Dopo l’apertura, gli ingredienti vengono a contatto con l’aria e il prodotto, non più microbiologicamente puro, inizia lentamente a degradarsi. Il PAO deve obbligatoriamente comparire sui  cosmetici che hanno una durata inferiore ai 30 mesi. Su un trattamento che scade dopo 6 mesi, comparirà il simbolo del barattolino aperto con accanto la sigla 6M. Un PAO breve quindi è garanzia di un prodotto con pochi conservanti, ma dev’essere utilizzato con cautela e in alcuni casi (se tenuto al caldo o chiuso male) potrebbe degradarsi prima del previsto.

I prodotti della linea Kneipp sono privi di sostanze allergeniche. I trattamenti vengono sviluppati e testati dermatologicamente nei laboratori Kneipp di Wurzburg in Germania, per garantire la massima compatibilità con la pelle, utilizzando solo ingredienti attivi derivati dalle piante, nel rispetto dell’ambiente.

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