Sabato scorso a Tarmest nel versante settentrionale del massiccio dell’Haut-Atlas marocchino sono stati recuperati 3 speleologi spagnoli che risultavano dispersi da circa tre giorni.
Il gruppo di spagnoli composto da nove persone si era diviso con destinazioni diverse dandosi appuntamento a Ouarzazate qui è stato dato l’allarme per il mancato ricongiungimento.
I tre stavano risalendo in arrampicata il tratto centrale di un largo canyon lungo un tratto di circa 8 km e un dislivello di circa 700 m quando a causa di una scivolata del capocordata anche gli altri due sarebbero stati trascinati in fondo ad una pietraia.
I tre originari dell’Andalusia, due di 41 anni e uno di 26 sono descritti, in particolare i più avanti negli anni, come speleo ed alpinisti di lunga esperienza.
La caduta ha provocato la morte dei due più esperti; uno recuperato già cadavere, l’altro deceduto il giorno successivo in ospedale a causa delle numerose fratture.
Sul recupero forti polemiche da parte del Soccorso Speleo spagnolo che ha subito allertato ed inviato una squadra di 16 tecnici dotati del materiale necessario ad intervenire ma che non ha ricevuto le necessarie autorizzazioni dalle autorità marocchine che hanno preferito far gestire le complesse operazioni alla Guardia Civile dotata, a detta degli spagnoli, di barelle ed attrezzature risalenti agli anni ’50…
Un poco di cronologia in lingua originale sulla stampa francofona:
http://www.ledauphine.com/france-monde/2015/04/04/trois-speleologues-espagnols-disparus-recherches-intensives-en-cours
http://www.leparisien.fr/faits-divers/maroc-trois-speleologues-espagnols-secourus-dans-l-atlas-04-04-2015-4665567.php
http://www.lematin.ch/monde/second-speleologue-espagnol-decede-maroc/story/17070384