Provando a digitare in Google “incidenti sul lavoro” e limitando la ricerca all’ultimo mese, è impressionante il numero di risultati che asetticamente il motore di ricerca restituisce, notizie che celano in sé drammi che non dovrebbero più accadere e di cui non si vorrebbe più sentir parlare, soprattutto perché hanno come teatro i luoghi di lavoro.
Solo alcuni titoli di giornale a testimonianza di quanto affermato:
07/01/2016: Ravenna – Incidente sul lavoro: ferito da un muletto è grave
09/01/2016: Pornello di San Venanzo – Incidente sul lavoro in provincia di Terni, morto un agricoltore di 77 anni
18/01/216: Valledoria – Incidente sul lavoro a Valledoria. Cade dall’impalcatura e muore
19/01/2016: Arcugnano – Incidente sul lavoro al pastificio: giovane operaio è grave
20/01/2016: Vigonza – Incidente sul lavoro, mano schiacciata nella fresatrice
22/01/2016: Bassano del Grappa: Incidente sul lavoro a Bassano, morto operaio di Solagna
25/01/2016: Milano – Incidente sul lavoro, robot ferisce alla testa un tecnico
26/01/2016: Napoli – Corso Garibaldi: operaio colpito in strada da scossa elettrica, ricoverato
26/01/2016: Vezza d’Alba – Operaio colpito da una barra di ferro alla schiena
Un bollettino di guerra che spesso passa inosservato tra le pagine dei quotidiani e portali online, fagocitato dalla massa di notizie che ogni giorno ci intasano gli occhi e la mente. Gli incidenti sul lavoro invece sono una realtà che coinvolge qualsiasi area geografica del nostro Paese, da Nord a Sud, qualsiasi settore lavorativo, dall’edilizia all’agricoltura e all’industria, qualsiasi fascia di età dei lavoratori.
Inoltre, osservando i dati INAIL emessi nello scorso mese di dicembre si scopre che, per la prima volta dal 2006, risultano in aumento le morti sul lavoro in Italia: nei primi 8 mesi del 2015 le vittime sono state 752, esattamente 100 in più rispetto alle 652 vittime registrato nello stesso periodo del 2014.
In ogni ambiente di lavoro gli operatori sono soggetti a rischi e pericoli per la propria salute, più o meno gravi. È per tale ragione che sono fondamentali figure professionali come i Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione. Il Datore di Lavoro ha l’obbligo di nominare l’RSPP che ha il compito di individuare persone, sistemi, mezzi finalizzati alla prevenzione e protezione dai rischi professionali.
Per ricoprire il ruolo di RSPP però è necessario avere competenze specifiche da acquisire tramite corsi di formazione abilitanti, come quello proposto da ICOTEA, ente di formazione professionale accreditato.
Il corso RSPP Modulo B ATECO B3 è destinato a formare professionisti nei settori delle Estrazioni Minerali, altre industrie estrattive e Costruzioni, si articola in un monte ore di 60 ore ed è fruibile completamente online (agevolando i corsisti nella gestione ottimale del tempo dedicato allo studio).
Il percorso affronta a 360° tutte le tematiche inerenti la sicurezza sul lavoro: dal quadro normativo alle analisi dei rischi, dalla redazione del DVR a metodologie di primo soccorso. Al termine del corso viene rilasciato un attestato con valore legale e riconosciuto sia in Italia che all’estero.
Per informazioni aggiuntive scrivere a [email protected] o visitare la pagina dedicata sul portale di Icotea.