Incipit

Londra
1809
L’istinto.
Un uomo che non vi presta attenzione si scava la fossa. Keanan Milroy alzò la faccia verso il sole e respirò profondamente. Notò la direzione del vento che gli sfiorò la guancia sinistra. Più lontano davanti a sé fermò lo sguardo sul ring.
In un lampo i suoi occhi color indaco, freddi e intelligenti, valutarono le condizioni del tempo e la posizione migliore per attaccare. La folla di spettatori impazienti si aprì per farlo passare mentre si avviava con sicurezza verso il palco tirato su in fretta. Quel giorno avrebbe combattuto sul legno. Doppie corde. Pali che nessuno si era preso la briga di arrotondare. L’ultimo frammento di informazione raggiunse la sua mente e andò a posto. Il cielo era limpido, così la pioggia non avrebbe fatto diventare scivolose le assi del ring. Guardò le punte dei pali. Non avrebbero reso l’incontro meno micidiale.
- Forza, Milroy!
Peana sentì appena la cordiale pacca sulla spalla. Dubitava che gli individui venuti per vederlo combattere intendessero augurargli buona fortuna. Erano lì per incitare due uomini a picchiarsi a sangue. A nessuno importava chi avrebbe vinto purché fosse quello su cui avevano puntato. Keanan voleva essere lui.
 

Scritto da millecuori alle ore 20:39 del giorno: venerdì, 24 settembre 2010