Londra
20 agosto 1815
- No, Tony. Non questa volta
- Ma Alex, io…
- Risparmia il fiato. Ho detto di no e non intendo cambiare idea.
Il maggiore Alexander Portman fissava il volto stupito di suo fratello. Era troppo facile per Tony chiedergli un favore. Ma, d’altra parte, Tony aveva avuto la strada spianata per tutta la vita. A scuola, nello sport, con gli amici e con le donne… tutto a portata di mano. Era stato designato erede ufficiale del patrimonio del nonno per essere nato dodici minuti e mezzo prima di suo fratello gemello. Anthony William Portman poteva davvero avere il mondo ai suoi piedi. Compreso uno stuolo di donne affascinanti.
Sfortunatamente anche Alex subiva il fascino persuasore di suo fratello. Dai tempi dell’infanzia, Alex era stato coinvolto nelle sue monellerie e nei suoi scherzi assurdi, anche senza volerlo. Adesso, per la prima volta, stava guardando Tony negli occhi, praticamente identici ai suoi, chiedendosi se il fratello si sarebbe mai dimostrato maturo.
Tony non si accorse nemmeno di quell’analisi. Si limitò a buttare sul tavolo da gioco le carte che teneva in mano per rivolgersi a suo fratello. – Ti prego, Alex, non capisco cosa ti trattenga. Ti sto soltanto chiedendo di fare una cosa che abbiamo già fatto decine di volte.
Scritto da millecuori alle ore 16:16 del giorno: mercoledì, 29 settembre 2010