Scozia
1375
- Un brindisi alla sposa che un giorno, con il frutto del suo grembo, sancirà l’unione tra i MacFarlane e i MacCordy.
La sposa, Ailis MacFarlane, strinse gli occhi scuri e studiò gli uomini seduti alla tavola d’onore della grande sala di Leargan. Con le labbra contratte per la furia crescente, dischiuse i denti bianchi e perfetti e sorseggiò controvoglia un goccio di vino dal calice decorato. Le nocche delle sue dita lunghe e affusolate erano bianche come ossa, eppure non riuscì ad allentare la presa neppure dopo aver posato la coppa sul drappo ricamato che ornava il tavolo. Sotto il pesante tavolo di quercia batteva convulsamente lo stivaletto. Doveva sfogare la sua rabbia. Nessuno degli uomini che così allegramente brindavano e facevano progetti sembrava badare a lei e alla sua collera.
Si chiese se le avrebbero mai prestato attenzione se si fosse alzata e avesse urlato tutta la sua rabbia. Probabilmente no, rifletté. Di rado si interessavano a lei o a quello che provava. Lanciò un’occhiata di fuoco a Donald MacCordy.
Il pretesto per quei festeggiamenti sempre più chiassosi era il suo fidanzamento con Donald MacCordy, figlio maggiore ed erede del signore di Craigandubh. Quell’unione avrebbe rafforzato la loro alleanza d’armi. In quel modo le famiglie sarebbero state fianco a fianco nella lotta contro i nemici, il cui numero aumentava di giorno in giorno.