Incipit

Glouchestershire, Inghilterra
Febbraio 1823
In effetti fu ironico che accadesse in una giornata con un cielo tanto limpido e azzurro: la prima di sole dopo sei intere settimane di cielo grigio. Perfino Phillip, che da sempre si riteneva indifferente alle bizze del tempo, si era sentito rallegrare. Era uscito. Nessuno riusciva a restare in casa con una così stupefacente giornata di sole. Soprattutto in un inverno tanto grigio.
Come poteva essere stato così ottuso da non aspettarselo? Aveva vissuto con Marina dal giorno del loro matrimonio. Aveva avuto otto lunghi anni per conoscere quella donna e…
In realtà se lo era aspettato. Solo che non aveva voluto ammetterlo. Forse stava soltanto cercando di illudersi, di proteggersi, sperando che, non pensandoci, non sarebbe mai accaduto.
Invece successe e per di più in un giorno di sole.
Guardò il bicchiere di whiskey che era, inspiegabilmente, vuoto. Doveva averlo bevuto ma non si ricordava assolutamente di averlo fatto. Non si sentiva stordito, per lo meno non tanto quanto avrebbe desiderato.
Fissò la luce abbagliante fuori dalla finestra. Anche quel giorno era stato pieno di sole. Questo spiegava probabilmente la sua eccezionale malinconia. Quanto meno lo sperava. Voleva assolutamente trovare una spiegazione per quella orribile stanchezza che lo stava assalendo.
La malinconia lo terrorizzava più di qualsiasi altra cosa al mondo: più del fuoco, della guerra, dell’inferno stesso. Il pensiero di sprofondarci, di diventare come lei…
Marina era stata depressa. Non riusciva a ricordare il suono della sua risata, non era nemmeno sicuro di averlo mai sentito.
Era stata una giornata di sole e…
Chiuse gli occhi, senza sapere se, con quel movimento, intendesse richiamare il ricordo o cancellarlo via dalla mente.
 

Scritto da millecuori alle ore 16:24 del giorno: lunedì, 01 novembre 2010