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Incipit

Creato il 29 novembre 2010 da Aghi

Londra
1794
Silenziosa come un topino, la bambina era ferma nel vicolo, lo sguardo fisso alla giovane coppia che veniva lungo il malandato lungotamigi. Erano due persone diverse da quelle che vivevano nella zona, abiti puliti e voci ridenti.
Stavano mangiando pasticcio di carne. La bambina annusò vogliosa il gustoso odore.
L’alto gentiluomo fece un gesto ampio con la mano e un grosso pezzo del suo pasticcio cadde sulla strada polverosa. Neppure se ne avvide.
La bambina attese, con la pazienza dovuta alla paura, che la coppia fosse a distanza di sicurezza. Non voleva però attendere troppo a lungo, un cane o magari un ratto avrebbero potuto precederla; e, quando si ritenne al sicuro, scattò ad afferrare il cibo e se lo mise in bocca. Era ancora caldo, il cibo più gustoso che avesse avuto fino a quel momento.
Poi la dama guardò da sopra la spalla. La bambina di immobilizzò, sperando di non essere notata. Aveva imparato rapidamente che era meglio non essere osservata. C’erano ragazzi cattivi che tiravano pietre, e c’era stato l’Uomo Nero che aveva tentato di attirarla offrendole una salsiccia, poi l’aveva afferrata e aveva passato su di lei le sue mani calde. L’Uomo Nero voleva divorarla, aveva pensato lei, ma l’aveva lasciata andare quando lei gli aveva morso la lingua.

Scritto da millecuori alle ore 16:33 del giorno: lunedì, 29 novembre 2010


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