incipit

Da Guchippai

All'alba di un mattino di fine estate, un uomo con felpa e cappuccio si aggirava a passi lenti e silenziosi per un'anonima via del sud di Londra. Stava facendo qualcosa, ma per chi l'avesse visto sarebbe stato difficile indovinare che cosa. Un po' si avvicinava furtivo alle case, un po' se ne allontanava. Un po' guardava in giù, un po' guardava in su. Chi l'avesse osservato con attenzione avrebbe potuto notare che il giovane aveva con sè una piccola videocamera ad alta definizione - solo che non c'era nessuno a osservalo. A parte il giovane, la via era deserta. Anche i più mattinieri non si erano ancora alzati, e quel giorno non c'era la consegna del latte a domicilio e nemmeno la raccolta dei rifiuti. Forse lui lo sapeva, e il fatto che stesse filmando le case proprio in quel momento non era una coincidenza.John Lanchester, Pepys Roadho gradito assai la lettura di questo romanzo che mette in scena una serie di personaggi molto diversi tra di loro che girano intorno alla Pepys Road del titolo. essi incarnano le più svariate tipologie, andando dalle stelle del manager miliardario di Wall Street alle stalle dell'immigrata apolide che lavora sotto falso nome. personaggi che vogliono tutti qualcosa e che non sono necessariamente destinati a trovarlo, perchè è così che va la vita: ciò che si dà per scontato lo si perde, mentre quella che appare una grande fortuna finisce per rivelarsi un potenziale disastro. succedono dunque tante cose nell'arco di tempo in cui si svolgono le storie, e a collegarle c'è il filo sottile non solo della strada, ma anche di una vaga minaccia, inquietante proprio per la sua vaghezza: una serie di cartoline che rappresentano la case della via con la scritta "Vogliamo Quello Che Avete Voi", affermazione che da principio provoca più di un sorrisetto ironico in chi le riceve, visto che non è mai tutt'oro quello che luccica. alla fine, chi più chi meno, si raccoglie ciò che si è seminato.

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