Incipit

Inghilterra, ottobre 1528
Sulla strada postale da Bristol a Chester
“Mon Dieu. Ti sei fatta molto male, zia Marguerite?” Incurante della pioggia che cadeva a rovesci. Lady Celeste de Montcalm s’inginocchiò nel fango e con dita tremanti tolse alla zia il pesante mantello e lo tenne sollevato sopra di lei, in modo da proteggerla dal diluvio. “Zia Marguerite?” chiamò ancora con trepidazione. Il volto di solito colorito dell’anziana signora era grigio come la cenere “Ti supplico, zia, dimmi qualcosa!”
A un tratto due mani forti afferrarono le spalle di Celeste “Per la spada di San Giorgio, mia signora, andate a ripararvi sotto quegli alberi! Vi prenderete un malanno in questa stagione infernale” La voce di Gaston, inasprita dalla lunga abitudine d’istruire decine di giovani reclute, si addolcì. “Penserò io alla vostra buona zia”
“No!” si ribellò Celeste, divincolandosi “Non voglio lasciarla sola. Non posso permettere che muoia”
Lanciando imprecazioni degne dei bassifondi parigini, Gaston riversò la sua rabbia sui cinque uomini della scorta e sul vetturino che stava cercando di raddrizzare il carro per liberare la povera nobildonna che vi era rimasta imprigionata sotto.