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Incipit: Avelion. La trilogia di Alessia Mainardi

Creato il 27 agosto 2011 da Martinaframmartino

Sorgeva una luna rossa come non se ne vedevano da centinaia d’anni in Avelion, ma i sapienti e tutti coloro cui i molti inverni avevano imbiancato le chiome sapevano cosa significasse e quale presagio portasse con sé.

La Luna Rossa.

La Luna di Sangue che segnava la nascita di colui che avrebbe portato la guerra dove da tempo dimorava la pace.”

 

Sono le prime righe di La figlia dell’acqua, primo romanzo compreso nel volume Avelion. La trilogia di Alessia Mainardi. La trilogia è completata da Il figlio del fuoco e Il sigillo dell’equilibrio, ed è l’unico volume che mi sono portata in vacanza oltre a A Damce with Dragons.

Ora sono poco oltre la metà del secondo romanzo, quindi sono ancora ben lontana dal sapere come finirà la storia. Per il momento posso dire che la trama non è proprio delle più originali, con alcune fanciulle apparentemente normali destinate a ricoprire ruoli chiave per riparare a uno squilibrio compiuto in un lontano passato. Insomma, è sempre la solita vecchia guerra che torna a riinfiammarsi, con l’eroe – o in questo caso le eroine – che parte da una condizione di estrema semplicità, e anche di ignoranza delle proprie origini e del proprio destino, per diventare infine il salvatore del mondo. In più le quattro fanciulle e il giovane guerriero, che certamente scoprirà la sua parte migliore e passerà nello schieramento dei buoni, sono legati ai cinque elementi. Di solito quando ai quattro elementi classici – terra, aria, acqua e fuoco – se ne aggiunge un quinto, si tratta dello spirito. In questo caso il quinto elemento è il metallo, ma la sostanza non cambia: gli elementi devono essere in equilibrio perché possano svolgere il loro ruolo fondamentale per il bene del mondo.

Vedremo come proseguiranno le vicende. Per il momento posso segnalare che i capitoli sono molto brevi, fatto che consente alla storia di essere molto scorrevole perché non si rimane mai bloccati a lungo in una stessa scena magari noiosa. I punti di vista sono parecchi, dettaglio che denota una certa capacità nel reggere i fili della storia. Non è da tutti, infatti, portare avanti più vicende contemporaneamente facendole poi intrecciare fra loro nel modo e nel tempo migliore e senza perderne per strada neanche una.

Un ultimo dettaglio: questa è una trilogia solo perché l’autrice l’ha originariamente pubblicata in tre volumi diversi. La storia è unica, e al di là di una breve pagina introduttiva in ogni romanzo, le vicende proseguono senza che si percepisca alcun cambiamento della vicenda. Di fatto, è un unico lungo romanzo.

 

Il nuovo incipit:

 

Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne.”



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