INCIPIT: Il giardino della passione

Era una notte fatata, in cui tutto era possibile, anche trovare la bacchetta magica capace di piegare il mondo al proprio capriccio.
La grotta artificiale nei Giardini di Vauxhall era situata in un angolo appartato, ben nascosto tra le fitte siepi. Sui rami dell’albero al centro della radura stavano appese delle lanterne, come tante piccole lune, la cui luce accendeva riflessi dorati sul vasellame di fine porcellana del buffet. Una lieve brezza primaverile portava fin lì l’eco della musica di un’orchestrina che si stava esibendo al centro del parco, trasformato per l’occasione in un “giardino delle delizie”. Il profumo intenso dei fiori da poco sbocciati impregnava l’aria fresca della sera.

- Eccoli, stanno arrivando – sussurrò eccitata Betsy Bright, correndo e facendo svolazzare le ali del suo leggero vestito di mussolina.
Angelica Pruitt si sentì venire la pelle d’oca sulle braccia nude.
Raddrizzò la schiena e squadrò le spalle, facendo appello al proprio autocontrollo. Il compito che si era prefissa era alla sua portata. Non era lì solo per godere della bella serata. E nemmeno per lasciarsi incantare dalle storie che sarebbero state al centro della conversazione, piene di richiami a misteriosi arcani. Non era lì per trovare l’uomo della sua vita, bensì per uno scopo molto più importante e fondamentale.

Scritto da millecuori alle ore 16:08 del giorno: lunedì, 15 novembre 2010